Senza fissa dimora, aperti il “Punto d'incontro” e la “Bonomelli”
L’Unità di strada ha tenuto costantemente monitorato la situazione delle persone senza fissa dimora abitanti nel territorio del Comune di Trento, effettuando sopralluoghi nelle zone dove solitamente trascorrono la notte.
Negli ultimi giorni, durante le uscite diurne e serali, ha intercettato in totale una sessantina di persone, tutte già conosciute perché presenti sul territorio comunale da diverso tempo.
Lo sportello unico per l’assegnazione dei posti nei dormitori è chiuso, ma rimane attivo sia per le persone, tramite un numero di telefono provvisorio, sia per i servizi segnalanti, tramite il contatto con due referenti (Provincia autonoma di Trento e Fondazione Comunità solidale).
È aperto il Punto d’incontro, che ha ampliato l’offerta di accoglienza diurna garantendo le misure di sicurezza.
Tutte le strutture di bassa soglia sono aperte e hanno attivato le misure di prevenzione stabilite a livello nazionale e locale: installazione dispenser di disinfettante, mantenimento distanze di sicurezza, informazione e sensibilizzazione delle persone, incremento interventi di pulizia e di sanificazione, aerazione ogni 45 minuti, monitoraggio nuovi accessi.
Nel limite del possibile hanno ampliato gli orari di apertura, modificando alcune regole per gli ospiti, ad esempio posticipando l’uscita o anticipando l’orario di rientro, per permettere quanto più possibile di stare al riparo e di limitare gli spostamenti esterni. In particolare da oggi, martedì 17 marzo, la Casa di accoglienza Bonomelli sarà aperta 24 ore su 24.
Il convento dei frati cappuccini, chiuso perché in quarantena, sta comunque offrendo la distribuzione di panini, mentre grazie agli accordi con Trentino Solidale è garantito l’approvvigionamento dei viveri presso le strutture.
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Trento