SIBEC LAB, arriva il corso intensivo per gestire i beni comuni
Quattro giorni di lezioni, sei tutor esperti, venti posti disponibili, altrettante idee che saranno analizzate, approfondite, presentate davanti a una giuria. E un metodo didattico basato sullo sviluppo delle competenze e sullo studio concreto dei lavori presentati dai corsisti.
Parchi, edifici, palazzi: l’elenco è lungo. Spazi e luoghi pubblici, complice una progressiva erosione delle risorse, sono oggi a rischio abbandono o sottoutilizzo. Tuttavia una rinascita, attraverso una gestione condivisa di questi patrimoni dimenticati, non è solo possibile è già praticata. L’esito è una riappropriazione di spazi preziosi. Ma per farlo sono necessarie competenze, abilità specifiche. Luoghi a rischio abbandono possono così trasformarsi in occasione d’incontro tra pubblico e privato. Sia restituendo spazi alla cittadinanza sia fornendo nuovi servizi, quindi amplificando l’occupazione, favorendo l’inclusione sociale, generando lavoro.
Ed è qui che SIBEC intende mettersi al servizio di chiunque intenda farsi carico di una gestione condivisa dei beni comuni. Conclusi i corsi itineranti 2018, la Scuola lancia una nuova formula: SIBEC LAB, un corso mirato di quattro giorni. Ai partecipanti sarà offerto un percorso intensivo, attraverso momenti di lavoro sia esclusivi sia di gruppo per dare impulso e concretezza alle necessità progettuali. Il tutto con il supporto di tutor esperti che affiancheranno i corsisti.
A caratterizzare SIBEC LAB sarà anche la formula didattica: tutti i giorni ci sarà una relazione Keynote, seguita dallo sviluppo dei singoli project work proposti dai partecipanti e un laboratorio sulle competenze. Sabato mattina è in agenda la presentazione di alcuni progetti di lavoro davanti a una giuria di esperti.
Le lezioni creeranno così le competenze, teoriche e pratiche, per gestire i beni comuni: dalle modalità di reperimento dei finanziamenti al management quotidiano di un bene rigenerato. Fino alle strategie per raccontarsi e raccontare la propria avventura. Quanto alla location: i partecipanti saranno ospiti, per quattro giorni, di Oasi Dynamo: proprietà di circa 1.200 ettari in ambiente preappenninico nel comune di San Marcello Piteglio. Un luogo in cui ogni giorno si praticano conservazione, ricerca e sostenibilità ambientale. L’Oasi Dynamo, affiliata WWF, è infatti società agricola che valorizza il patrimonio naturalistico della montagna pistoiese. Questa impresa agricola di conservazione è attiva su un vasto territorio, suddiviso tra i Comuni di Piteglio e San Marcello Pistoiese – dove, nella frazione di Limestre, sorge Dynamo Camp – in provincia di Pistoia.
Il programma di SIBEC LAB
Mercoledì 19 settembre
Introduzione
Maria Serena Porcari (Dynamo Academy); Gianluca Salvatori (Euricse); Daniela Ciaffi (Labsus)
Keynote 1 | InnovAzione con i beni comuni, Daniela Ciaffi (Labsus) e Flaviano Zandonai (Euricse)
Project work nei gruppi di lavoro
Laboratorio 1 | Costruire comunità intraprendenti, Daniela Ciaffi (Labsus)
Giovedì 20 settembre
Keynote 2 | Risorse e finanziamenti, Anna Fasano (Banca Etica)
Project work nei gruppi di lavoro
Laboratorio 2 | Il management dei beni comuni, Flaviano Zandonai (Euricse)
Venerdì 21 settembre
Keynote 3 | Beni comuni, che impresa! Roberto Leonardi (Fondazione Fits)
Project work nei gruppi di lavoro
Laboratorio 3 | Oltre lo storytelling: raccontare i beni comuni, Elena Taverna (Labsus)
Sabato 22 settembre
Presentazione dei project work e opinione della giuria di esperti
Tutor dei gruppi di lavoro: Daniela Ciaffi, Gianluca Salvatori, Elena Taverna, Flaviano Zandonai
Chi può iscriversi?
Amministratori pubblici (statali, regionali, locali) coinvolti in processi decisionali e attività progettuali innovative riguardanti il benessere della collettività.
Professionisti e imprenditori Del mondo profit o non profit che desiderano investire le proprie abilità per costruire nuove opportunità professionali al servizio dei beni comuni.
Società civile Ovvero esponenti di associazioni, comitati e gruppi di cittadini già coinvolti in processi di promozione, cura e rigenerazione di beni comuni.
Più in generale, il “gestore di beni comuni” riveste un nuovo profilo professionale, in cui le doti di leadership si combinano con abilità relazionali e di mediazione, dove le competenze tecniche e progettuali sono in relazione con i bisogni e le risorse della comunità. Tutto ciò al fine di valorizzare la rigenerazione dei beni comuni del territorio. Un ruolo, questo, che può trovare spazio sia nelle pubbliche amministrazioni sia nelle imprese private generando nuove competenze e nuovi profili professionali.
Come iscriversi?
Per aderire è sufficiente compilare il modulo disponibile online (https://www.sibec.eu/sibec-lab/). I partecipanti al Campus saranno selezionati tra coloro che possiedono una conoscenza di base sufficiente del tema “gestione condivisa dei Beni Comuni”.
La quota di iscrizione è di 750 euro + IVA (dove dovuta). La quota comprende vitto e alloggio all’Oasi Dynamo, ma non comprende i costi relativi alle spese di viaggio.
Il corso è finanziabile attraverso Fon.Coop. Per informazioni e dettagli sul programma: info@sibec.eu oppure 0461 282289
Chi siamo
SIBEC
SIBEC è la prima scuola nazionale per la formazione alla gestione condivisa dei beni comuni nata in Italia nel 2015. Questa tematica riveste un interesse sempre maggiore in quanto la crisi economica ed il calo delle risorse pubbliche hanno generato un crescente numero di aree, spazi pubblici ed edifici in stato di abbandono o sottoutilizzo: quando questi vengono recuperati e gestiti dalla comunità essi divengono “beni comuni”, fruibili da tutta la comunità e vettori di sviluppo economico ed opportunità di lavoro.
SIBEC si rivolge a professionisti, imprenditori (for profit e no profit), appartenenti ad organizzazioni di Terzo Settore ed amministratori locali (intesi sia come eletti sia come funzionari e dirigenti); l’obiettivo è di formare professionisti capaci di gestire in una modalità economicamente sostenibile tali beni insieme alla comunità ed alle istituzioni, valorizzandone le potenzialità.
I FONDATORI DI SIBEC
La Scuola è stata fondata e promossa da EURICSE, Labsus ed Università degli Studi di Trento. Euricse, già da anni, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, si occupa dello studio delle forme organizzative ed imprenditoriali più adatte alla gestione dei beni comuni dedicando uno dei suoi filoni di ricerca alle imprese di comunità. Questa partnership consente di formare figure professionali che possano gestire beni comuni, delle quali vi è una sempre maggiore necessità, permettendo ad EURICSE e Labsus di mettere a frutto in SIBEC le esperienze, le competenze e le reti di relazioni di queste due realtà, tra le principali organizzazioni italiane operanti in questo settore.
Nello specifico, Euricse - European Research Institute on Cooperative and Social Enterprises - promuove la conoscenza e l’innovazione nell’ambito delle imprese cooperative e sociali e delle altre organizzazioni nonprofit di carattere produttivo. L’Istituto intende sempre più approfondire il ruolo di questi soggetti e il loro impatto sullo sviluppo economico e sociale, accompagnandone la crescita e migliorandone l’efficacia. Attraverso attività di ricerca teorica e applicata, di formazione e di consulenza realizzate con il coinvolgimento della comunità scientifica e degli operatori del settore, Euricse affronta temi di rilevanza nazionale e internazionale ispirandosi a principi di apertura e di collaborazione.
Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà - è un’associazione culturale, nata nel 2005 con l’obiettivo di diffondere un nuovo modello di società basato sul principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118, ultimo comma della Costituzione).
Esso è animato da volontari e studiosi che quotidianamente elaborano idee e raccolgono esperienze e documenti per consolidare l’amministrazione condivisa, un modello di amministrazione fondato sull’alleanza fra cittadini e amministrazioni per la cura condivisa dei beni comuni. Dal 2014 Labsus promuove a livello nazionale il primo regolamento sull’amministrazione condivisa dei beni comuni, che ha ideato e realizzato insieme con l’amministrazione del Comune di Bologna e che è stato già adottato da 60 Comuni in tutta Italia ed è in corso di adozione da parte di altri 80.
Questo regolamento costituisce la prima “traduzione” del principio costituzionale di sussidiarietà in disposizioni di livello amministrativo, che gli enti locali e i cittadini possono utilizzare per instaurare Patti di collaborazione nella cura dei beni comuni.
Università degli Studi di Trento, infine, secondo le ultime indagini di CENSIS - Repubblica, è considerata tra i migliori atenei d’Italia per la qualità della didattica, i servizi offerti e per la forte propensione internazionale dei propri corsi di studio. In particolare può oggi contare su un corpo docente eterogeneo e qualificato, dove spiccano eccellenze nazionali e internazionali nel settore degli studi cooperativi, della gestione d’impresa e del nonprofit.
Oasi Dynamo
Oasi Dynamo è un’oasi naturalistica di 1.200 ettari affiliata WWF, gestita dall’omonima Società Agricola. Oasi Dynamo gestisce il territorio con ottica di conservazione, valorizzazione e sostenibilità ambientale, attraverso attività di agricoltura, ricerca scientifica, ospitalità ed eco-turismo.
Dynamo Academy
Dynamo Academy Impresa Sociale propone dal 2010 alle aziende un approccio personalizzato alla Corporate Philanthropy, attraverso programmi di formazione e consulenza avanzata nell’ambito Business for the Common Good. Gli edifici del Campus di Dynamo Academy a Limestre sono stati ricavati da un’opera di recupero industriale. Dynamo Academy contribuisce alla sostenibilità economica di Dynamo Camp, camp che offre gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa a bambini e ragazzi con gravi patologie, con l’obiettivo dello svago ma soprattutto di far riacquisire fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.
FONTE: UFFICIO STAMPA EURICSE