Spazio argento, nuovo sostegno per gli anziani
Dal mese di gennaio ha preso avvio la riorganizzazione dei servizi sociali del Comune, in linea con la riforma provinciale del welfare anziani e con la fase di sperimentazione del modulo organizzativo Spazio argento.
L’emergenza sanitaria ha costretto a posticipare al prossimo 14 settembre il termine di presentazione dei progetti, per consentire un’effettiva condivisione degli stessi con i referenti territoriali dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, delle Aziende pubbliche di servizi alla persona e delle cooperative sociali.
Dopo la riorganizzazione interna, la Giunta comunale ha approvato lunedì 24 agosto il documento Progetto sperimentale di avvio del modulo organizzativo Spazio argento per il Territorio Val d'Adige, elaborato dal servizio Spazio argento e politiche abitative. Il progetto, che secondo le indicazioni provinciali è sperimentale per un anno, verrà inviato alla Provincia autonoma di Trento, che lo dovrà approvare nel corso del prossimo mese di settembre.
I contenuti del documento sono stati condivisi e discussi all’interno del Tavolo territoriale dedicato alla terza età e del gruppo ristretto di lavoro costituito al suo interno, illustrati alla Commissione consiliare Politiche sociali e alla Conferenza dei sindaci dei Comuni di Trento, Aldeno, Cimone e Garniga e presentati alle organizzazioni sindacali.
In una società che vede progressivamente aumentare il numero delle persone anziane e che punta a sostenere la domiciliarità senza perdere efficienza nell’assistenza, la sperimentazione dello Spazio argento ha diverse finalità, tra cui dare avvio ad una gestione integrata delle politiche rivolte agli anziani e alle loro famiglie, realizzare una mappatura completa delle risorse e delle reti formali e informali del territorio, creare sinergia tra i diversi servizi (sociale, sanitario, privato), per garantire una risposta globale (di orientamento o di servizi/interventi).
Il progetto Spazio argento parte da un’attenta analisi del contesto esterno e interno di riferimento e attraverso una progettazione aperta, compartecipata e in divenire definisce alcuni obiettivi generali, in una prospettiva di medio-lungo periodo:
- incremento della capacità di intercettare precocemente gli anziani fragili, grazie ad un sistema a filiera, diversificato e diffuso sul territorio, che garantisca efficace ed effettiva collaborazione tra i diversi attori del territorio
- sviluppo di un sistema che favorisca stili di vita sani, partecipazione alla vita sociale e familiare, imprescindibili condizioni di sviluppo di una politica di invecchiamento attivo
- sviluppo di un sistema che assicuri adeguato sostegno alle reti familiari e sociali, per una presa in carico condivisa e territoriale dell’anziano fragile, assicurando adeguati servizi di supporto alla domiciliarità e di sollievo.
Partendo da questi obiettivi vengono definite puntualmente le azioni da realizzare nel corso della prima annualità di sperimentazione, raggruppate nei seguenti ambiti:
- promuovere Spazio argento e attivare le risorse del territorio
- analizzare i bisogni del territorio
- promuovere attività di invecchiamento attivo
- ridurre la solitudine e l’isolamento di chi fa assistenza
- risposte innovative ai bisogni dell’anziano
- promuovere strumenti di coordinamento e collaborazione
- garantire il raccordo con altri ambiti socio-assistenziali
Il primo impegno è rivolto alla creazione di un sistema strutturato di rilevazione dei bisogni e delle risorse, attraverso la condivisione delle informazioni e la sistematizzazione dei sistemi di raccolta dei dati.
Per supportare nuove politiche di invecchiamento attivo verranno sviluppati progetti esistenti, riconfigurandoli anche in funzione delle nuove esigenze emerse nel periodo Covid (Progetto ProntoPIA, attività aggregative sul territorio, rete di servizi di prossimità per anziani), sarà rafforzata la collaborazione con istituzioni, terzo settore e privato sociale per lo sviluppo delle iniziative a sostegno dei caregiver (estensione del progetto Curainsieme) e sono previsti tavoli di lavoro e confronto sulle tematiche della domiciliarità leggera e dell’abitare condiviso.
Si interverrà anche sui processi di presa in carico, sviluppando un front office integrato e lavorando assieme all’Azienda sanitaria sulle tematiche dell’integrazione socio-sanitaria.
La riorganizzazione interna dei servizi sociali del Comune, attiva da gennaio, si è mossa nell’ottica di una maggiore specializzazione, per rendere più funzionale l’attività dei servizi sociali, adattandola ai mutamenti del contesto sociale e demografico della città. Mantiene l'impostazione per sedi decentrate, i cinque poli territoriali, che continuano ad essere il primo soggetto di raccolta dei bisogni sociali manifestati dai cittadini e riorganizza l’attività degli assistenti sociali in sei aree dedicate (inclusione sociale, Spazio argento, famiglie e minori – tutela, famiglie e minori – promozione, adulti e disabilità, trasversale).
La sede centrale rimane in via Bronzetti e comprende il servizio Attività sociali e il servizio Spazio argento e politiche abitative.
Il recapito per un primo accesso dei cittadini ai servizi sociali viene svolto dagli assistenti sociali il martedì dalle 8.30 alle 12.30 nelle sedi territoriali e nella sede di via Bronzetti. Si può fissare il primo appuntamento nel primo posto libero in qualsiasi sede o attendere la disponibilità nella zona di residenza.
È necessaria la prenotazione telefonando ai poli territoriali: Gardolo (0461/889825), Centro storico (0461/889940), S. Giuseppe (0461/889910), Clarina (0461/889880), Povo (0461/889960) o scrivendo a servizio.attivitasociali@comune.trento.it
Fonte: Ufficio Stampa Comune di Trento