Trote Astro, ok dal Ministero dell’Agricoltura per il progetto di ricerca da 11 milioni di euro
Nonostante l’aumento dei costi dei mangimi (+7%), la forte siccità e l’inflazione che ha frenato i consumi, il settore ittico trentino rappresentato dal Consorzio di tutela delle trote trentine e dall’Op Astro registra dati in crescita e continua ad investire in innovazione e ricerca.
L’innovazione sarà resa possibile grazie all’acquisto di una nuova porzione del capannone, dove sorgerà il nuovo impianto di produzione di farine e olio di pesce ad uso alimentare, che raggiungerà la sua operatività a cavallo del 2024 e del 2025. Si tratta di uno dei frutti del progetto industriale relativo agli Omega3, inserito nel più ampio programma ‘Competitività e sostenibilità dell’acquacoltura di montagna’ del valore di oltre 11 milioni presentato dall’Op Astro al Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Un progetto approvato dal Ministero proprio qualche giorno fa, al quale partecipano altre nove aziende ittiche insieme alla Fondazione Mach e all’Università di Bologna, con l’obiettivo di trovare azioni e strumenti per transitare ad un’economia sempre più circolare e rispettosa dell’ambiente, contrastando gli effetti del cambiamento climatico e del riscaldamento delle acque.
La produzione di farine e olio di pesce rappresenta un investimento che va nella direzione della forte domanda dell’industria alimentare di prodotti salubri e naturali e per la cooperativa rappresenta la possibilità di trasformare un sottoprodotto della lavorazione in un prodotto ad alto valore aggiunto. «Le difficoltà non ci hanno fermati – ha detto Barbara Pellegri, confermata presidente dell’Op Astro per il secondo mandato – ed è prevalsa la volontà di continuare nella politica di investimento per traguardare il futuro con una forte visione di sviluppo».
«Crediamo molto nella valorizzazione dei prodotti della troticoltura – ha dichiarato l’assessore all'agricoltura Giulia Zanotelli -, e nella produzione presente sul territorio. Si tratta di un’attività di rilievo, che apre le porte ad ulteriori possibilità di investimento, così come dimostrato dal progetto di filiera appena portato a casa».
In Trentino operano 40 imprese ittiche che gestiscono 70 impianti attraverso 480 addetti, producendo 658 tonnellate di prodotti ittici, di cui il 40% marchiati IGP (+7,6%).
Nel 2023 la produzione lorda vendibile è stata pari a 36,5 milioni (+4 milioni rispetto al 2022), con un fatturato di 8 milioni (+4%) per quanto riguarda il Consorzio, e di 7,9 milioni (+7,5%) per l’Op Astro, con un utile di circa 60 mila euro.
Con il 2023 il Consiglio di amministrazione dell’Op Astro ha deciso un aumento medio del prezzo di conferimento di circa 0,60 euro al kg, con un incremento rispetto al prezzo precedente del 18,75%.
Nel Consiglio di amministrazione della cooperativa, insieme alla presidente sono stati confermati Andrea Armanini, Simone Serafini, Marco Leonardi, Vittorio Facchini, assieme al vicepresidente Giorgio Foglio. Nuovo ingresso è Renato Dellantonio, produttore di trote bio nella zona di Predazzo.