Una smart community per la Cooperazione Trentina
Tra gli appuntamenti di Trento Smart City è in programma, domenica, la presentazione del progetto “Cooperazione Trentina 4.0”, che coinvolgerà tutti i settori e i soci del movimento. L’iniziativa, sulla base di un modello economico di tipo generativo, mira a creare valore per il territorio.
La Cooperazione Trentina sarà presente con propri progetti e proposte a Trento Smart City, in programma dal 12 al 15 aprile in piazza Duomo. In particolare, il progetto della Federazione intitolato “Cooperazione Trentina 4.0” è stato classificato al primo posto dalla commissione scientifica che ha valutato e selezionato le idee per l’edizione 2018. Al terzo posto la proposta “Costruire co-abitazione” presentata da Coop Casa, consorzio provinciale delle cooperative di abitazione.
Il progetto “Cooperazione Trentina 4.0” sarà presentato al pubblico di Trento Smart City domenica pomeriggio da Raul Daoli, referente della Federazione per i progetti di sviluppo in ambito cooperativo. Ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma tecnologica collaborativa e rappresenterà l’evoluzione dell’attuale Carta in Cooperazione, che oggi si rivolge ai soci delle Famiglie Cooperative. Il progetto, che è in costruzione, coinvolgerà i soci di tutti i settori della cooperazione trentina e potenzialmente tutte le cooperative, sviluppando in chiave intercooperativa interazioni, collaborazioni, opportunità di beni e servizi. Il modello è quello della smart community, una rete fatta di nodi e di relazioni, che trova già importanti esempi in città come Londra e Barcellona.
Nei modelli di smart community è incoraggiata e favorita la crescita economica equa e sostenibile e sono supportate le imprese locali. Le persone e i soggetti economici sono portati a interagire, a creare intrecci, si genera valore per il territorio. È quello che succede con il progetto etika, che coinvolge Dolomiti Energia, le Casse Rurali, le Famiglie Cooperative, la cooperazione sociale. I contratti per le forniture di luce e gas si possono stipulare agli sportelli delle banche cooperative o nei punti vendita della cooperazione di consumo. Dolomiti Energia si impegna per ogni contratto sottoscritto a destinare una quota per il finanziamento di progetti sociali delle cooperative. Da questa concatenazione di interessi è la comunità che trae vantaggio, sono i cittadini. “È il contrario di quello che capita con la sharing economy - spiega Raul Daoli - che incarna un modello ‘estrattivo’ di economia, dove è assente lo spirito comunitario, prevale il lucro, l’interazione è individuale. Amazon, Uber, Airbnb distruggono le relazioni socio economiche locali che poggiano su delicati equilibri, saccheggiano le ricchezze territoriali e le portano via”.
Il modello di riferimento della piattaforma cooperativa sarà invece di tipo ‘generativo’: saprà generare valore sociale e senso del gruppo, avrà prevalenti scopi mutualistici, riconoscerà come prioritari i valori sociali e culturali, favorirà le relazioni con tutto il territorio. La redistribuzione di valore andrà a beneficio comune e del singolo soggetto in funzione di criteri condivisi. Ogni soggetto partecipante, sia esso individuo o organizzazione, corrisponderà a un nodo della rete con una propria identità e individualità. La costruzione di valore comune deriverà dalla contribuzione di ciascuno dei soggetti.
La Federazione Trentina della Cooperazione avrà il ruolo di cabina di regia della piattaforma. Tra i campi interessati dal progetto si pensa ai servizi, al welfare aziendale, ai prodotti a km zero, alla mobilità, al turismo esperienziale. Entro la fine dell’estate sarà messo a punto il prototipo di piattaforma cooperativa, che sarà perfezionato in funzione delle risposte.
Alla presentazione del progetto “Cooperazione Trentina 4.0”, domenica alle 17, alla sala 1 del padiglione di Trento Smart City, oltre a Daoli, interverranno il direttore della Federazione Alessandro Ceschi, Alberto Carli, presidente della cooperativa Computer Learning, Gianni Lodi e Gianluca Cristoforetti, esperti di nuove tecnologie e autori del libro H2H Human revolution, i cui contenuti sono stati applicati come metodologia nella creazione della piattaforma.
Costruire co-abitazione
A seguire, il programma di Trento Smart City, con inizio alle 17.40, prevede la presentazione a cura di Coop Casa dell’esperienza nata e cresciuta a partire dal 2014 tra gli abitanti di Residenza Oasi, in via Salterio, in località Melta di Gardolo. In quattro palazzine di 5 piani, con oltre cinquanta alloggi, l'interconnessione unita alla diffusione capillare di dispositivi elettronici è diventata funzionale a processi di informazione e confronto, organizzazione e scambio, in sostanza un abilitatore di processi sociali ed anche economici tra gli abitanti.
Coop Casa, società di consulenza del movimento cooperativo trentino, sta infatti spostando l’attenzione dall’abitazione all’abitare, cioè dall’occuparsi dell’immobile al creare le condizioni affinché le persone che hanno un bisogno abitativo possano non solo disporre di un’abitazione ma anche vivere bene i propri spazi - fisici e non - e quelli comuni.