Condividi il link su:

Vale quasi cinquanta milioni l’Europeo di ciclismo a Trento

Presentato uno studio condotto da Nielsen che certifica il grande successo ottenuto dalla rassegna continentale svoltasi lo scorso settembre in Trentino: moltiplicato di trenta volte l’investimento.

Ricordate i Campionati Europei di Ciclismo su Strada disputati dall’8 al 12 settembre scorsi a Trento? Ricordate l’emozionante giornata finale con oltre cinquantamila spettatori per il trionfo dell’azzurro Sonny Colbrelli in Piazza Duomo davanti al belga Remco Evenepoel?
 
Riconosciuto dalla UEC (Unione Europea di Ciclismo) come “il più bel campionato europeo mai organizzato finora”, l’evento di Trento ha lasciato dietro di sé una suggestione di ricordi e di emozioni che neanche dopo due mesi sembrano essere svaniti. Per questo, il sistema-Trentino ha avvertito la necessità di consolidarne la percezione commissionando a Nielsen Media Research (NMR) una ricerca di mercato per dare in qualche modo una dimensione e un valore allo sforzo organizzativo compiuto.

L’incontro promosso quest’oggi, martedì 16 novembre, presso Palazzo Geremia, sede istituzionale del Comune di Trento, ha presentato le risultanze della ricerca e, più in generale, un quadro riepilogativo di questo evento all’attenzione delle autorità, dei media, delle aziende partner, degli stakeholders. Relatori l’Assessore allo Sport e al Turismo della Provincia Autonoma di Trento Roberto Failoni, il Sindaco di Trento Franco Ianeselli, il Presidente della UEC (Unione Europea di Ciclismo) Enrico Della Casa, l’Amministratore Delegato di Trentino Marketing Maurizio Rossini, il Presidente dell’APT Trento Monte Bondone Valle dei Laghi Franco Aldo Bertagnolli e il Presidente di Trento Eventi Sport (la società sportiva titolare dell’organizzazione) Renato Villotti.

I Campionati Europei di Ciclismo su Strada “Trentino 2021” si sono svolti dall’8 al 12 settembre scorsi: cinque giorni di competizioni con 13 titoli in palio (6 maschili, 6 femminili e uno misto). Hanno gareggiato complessivamente 768 atleti in rappresentanza di 39 nazioni. Sono stati 439 i tecnici e gli accompagnatori delle squadre, 130 i rappresentanti della stampa presenti in loco. In totale 1967 accrediti consegnati, numero che comprende anche il team della produzione televisiva curata dalla Eurovisione (EBU) con uno staff di 72 persone.

L’indotto degli Europei è stato altrettanto importante, considerando le migliaia di sportivi che hanno voluto seguire “dal vivo” le gare e l’ampio programma dei 22 eventi collaterali che hanno animato la città prima e dopo lo svolgimento delle gare. Il dato complessivo sull’occupazione alberghiera attesta un +20% nella città di Trento rispetto all’analogo periodo del 2020 e +15% nei territori limitrofi, con soggiorni gestiti per un volume complessivo stimato in 2,3 milioni di euro.

A fronte di tutto questo, la ricerca condotta da Nielsen ha confermato in modo inequivocabile le dimensioni del successo conseguito. Rispetto a un investimento di 1,6 milioni di euro (comprendendo i costi organizzativi, i compensi professionali, il bidding fee e la comunicazione) il risultato prodotto attesta, secondo i dati Nielsen, a 48.494.868 € il media value generato dall’evento: in pratica il successo della manifestazione ha moltiplicato di oltre 30 volte il valore dell’investimento.

La grande platea televisiva ha avuto un ruolo determinante nel raggiungimento di valori così importanti. 15 emittenti collegate in diretta, 71 Paesi coperti in Europa e Asia, 20 ore di produzione totale di cui 17 in diretta. Sono state quasi 14 milioni le ore di trasmissione visualizzate (per l’esattezza: 13.977.777, rispetto alle 9.971.011 dell’edizione 2020  e 11.031.661 del 2019) Le ore trasmesse ammontano complessivamente a 229:41:34 (vs 2020: 143:58:23; vs 2019: 101:34:10) di cui 55:47:14 su Eurosport Pan-Europa.

I Paesi con più ore di visione risultano essere stati nell’ordine: Italia, Belgio (share 35,9%), Francia, Paesi Bassi e Polonia. Gli utenti entrati in contatto per almeno un minuto di trasmissione con l’evento sono stati 23.404.202 (vs. 2020: 14.198.424; da notare che la reach è calcolata per difetto, visto che il dato non è stato fornito da tutte le emittenti).

Un bilancio molto lusinghiero anche per le aziende partner (Coop, Umana, Itas Assicurazioni, Dolomiti Energia, Cassa Centrale Banca, Suzuki, Melinda). La performance aggregata dei top sponsor della manifestazione fissa a 6.223.314 € il valore economico prodotto (QI Value Nielsen). Da notare che questo risultato si riferisce solo ai marchi partner dell’organizzazione. Aggiungendo UEC e i suoi partner (Alè e Vittoria) il risultato complessivo sarebbe sicuramente molto più elevato.

Web e TV hanno fatto la parte del leone nell’esaltare il ruolo delle aziende partner all’interno dell’evento. Italia, Belgio, Francia, Regno Unito e Russia sono i cinque paesi nei quali si è registrato il maggior impatto del QI value.

A latere dei dati di Nielsen, il gradimento del pubblico è stato confermato dall’audience che i Campionati Europei hanno saputo conquistarsi con la comunicazione digitale. E’ peraltro curioso notare come l’evento continui a crescere anche dopo la sua conclusione: a puro titolo di esempio, i follower Instagram a fine evento erano 3.000, due mesi dopo (aggiornamento 15 novembre) risultano sfiorare i 9.800. Un risultato a cui sta contribuendo in modo decisivo la produzione di Instagram Reels, che hanno ottenuto finora 3.474.794 visualizzazioni.

Fonte: Ufficio Stampa Campionati Europei ciclismo su strada 

Autore: Redazione