Votazione in corso per la presidenza della Federazione
Dopo l'intervento dei tre candidati presidenti, gli scrutatori stanno procedendo alla conta dei voti.
E’ in corso la conta dei voti all’assemblea della Federazione che prosegue i suoi lavori a Besenello. Sono 269 i presidenti di cooperative socie presenti fisicamente all’assemblea, più 110 attraverso delega. Il totale dei voti esprimibili, dunque, è 808, pari al 92,34% dei voti, 657 voti in presenza e 151 con delega.
“Mai come in questo momento disgraziato, il nostro movimento ha dato un esempio luminoso di quello che può fare nella nostra comunità – ha esordito il candidato presidente Roberto Simoni –. Abbiamo eccellenze dei nostri settori che ci invidiano nel mondo. Oggi viviamo un orizzonte incerto, difficile, e abbiamo davanti prospettive nuove. Anche la cooperazione non potrà fuggire da questa contrazione forte dell’economia. Ma ce la faremo, supereremo questa fase con l’unione e la forza”. Sul ricambio generazionale Simoni ha detto “Abbiamo pochi giovani che si interessano di cooperazione. Dobbiamo partire dal basso con progetti a loro dedicati, suscitando interesse. Creare percorsi anche nei comitati di settore. Non si può mandarli allo sbaraglio, senza esperienza necessaria”.
“Quello che vedo qui riunito oggi – ha detto il candidato alla presidenza Andrea Girardi rivolgendosi ai rappresentanti delle cooperative presenti – è espressione di un valore sociale stupendo e fondamentale per il territorio. Voglio ringraziare attraverso di voi i 200 mila soci e le strutture che continuano a perseguire un obiettivo comune, importante: il servizio alla persona umana sia dal puto di vista economico, sia finanziario che di sostegno al territorio, all’ambiente. La cooperazione è dappertutto. La cultura cooperativa deve riuscire a trovare una collocazione, farsi conoscere anche in altri ambiti. Continuare a creare valore per le persone in modo trasversale, in ogni centimetro del territorio trentino. Se la stella polare è il valore ce la faremo. Oggi è una festa per la cooperazione, momento di grande condivisione, per proseguire centimetro per centimetro nell’obiettivo di costruire il grande obiettivo”.
“La cooperazione rappresenta un modello specifico per unire l’idea di impresa con quello di mutualità, cioè del fare insieme – ha aggiunto il candidato presidente Geremia Gios –. Mettere insieme capitale e uomo, che pur possono entrare in conflitto”. Per Gios la Federazione ha principalmente tre compiti: è sindacato, offre servizi, svolge revisioni. “Servizi e revisioni – ha detto il candidato – sono utili e possono essere punti di forza, ma possono anche essere svolti da altre entità. Ma la funzione di sindacato è unica e insostituibile e consente di far sviluppare tutte le potenzialità delle cooperative grandi e piccole”.
Per svolgere seriamente la funzione sindacato, la Federazione deve godere della fiducia interna dei soci e di credibilità esterna. La perdita di credibilità, secondo Gios, deve essere fatta risalire non alle vicende dello scorso cda, ma ad una perdita di coerenza tra principi e comportamenti. Secondo il professore non sopravvive chi è più specializzato, ma le società in cui c’è partecipazione più corale, che hanno capacità di rispondere tutti insieme al cambiamento. E la cooperazione è modello adeguato per il futuro perché contiene questa componente.