Affidamento servizi per disabili a Samoclevo, il Consiglio Stato dà ragione alla cooperativa Gsh
La soddisfazione del presidente Michele Covi: accolte le nostre ragioni, dichiarate illegittime le procedure seguite dalla Comunità della Val di Sole. Abbiamo voluto difendere una storia trentennale di presenza in val di Sole. Questa sentenza apre una riflessione sulla correttezza delle procedure di affidamento dei servizi pubblici.
«Abbiamo appreso con grande soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato che riconosce con estrema chiarezza le ragioni della cooperativa sociale Gsh e dichiara illegittime le procedure seguite dalla Comunità della Valle di Sole».
Così il presidente della cooperativa sociale Gsh Michele Covi all’indomani della pronuncia del Consiglio di Stato sul ricorso della cooperativa contro i criteri di affidamento dei servizi residenziali e semiresidenziali nella struttura di Samoclevo di Caldes, adottati dalla Comunità di valle della Val di Sole, in cui la Gsh era risultata seconda.
La sentenza dei giudici amministrativi di secondo grado favorevole alla cooperativa riconosce l'inadeguatezza della procedura seguita per l'affidamento, giudicandola non conforme agli scopi stabiliti, e pertanto ha revocato i provvedimenti contestati.
Questo ribaltamento giudiziario apre una riflessione sulla correttezza delle procedure di affidamento dei servizi pubblici, soprattutto in ambiti delicati come quello della cura e assistenza alle persone con disabilità.
«Il Consiglio d'amministrazione di Gsh – prosegue il presidente Covi - ha voluto caparbiamente insistere fino al termine di questo percorso giurisdizionale per difendere una storia trentennale di presenza sul territorio della valle di Sole accanto a tante persone fragili e a tante famiglie. Storia di persone, di dedizione, competenza e cura che in questa vicenda è stata disconosciuta.
Ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto, le famiglie e le educatrici/educatori che hanno scelto di mantenere e rinsaldare il legame con Gsh. Ringrazio il prof. Damiano Florenzano che ha difeso strenuamente le nostre ragioni in tutte le sedi della giustizia amministrativa».