13 settembre 2022
Condividi il link su:

Donne in Cooperazione, continua l’azione culturale tra nuovi progetti e buoni risultati

Ieri sera l’assemblea molto partecipata dell’Associazione presieduta da Nadia Martinelli, che mira a valorizzare e potenziare la presenza delle donne nel movimento cooperativo e nella governance delle imprese cooperative. Presentati dati e progetti.

Formazione, rete e consapevolezza. Sono queste le tre leve su cui agisce l’Associazione Donne in Cooperazione per incrementare la presenza femminile nella governance delle cooperative trentine. Ogni anno vengono organizzati corsi, eventi, momenti di sensibilizzazione e scambio di esperienze, tutti orientati a potenziare il ruolo delle donne nel movimento cooperativo e a fare progressi nell’importantissimo lavoro culturale necessario per arrivare, un giorno, ad una società paritaria.

«Anche grazie alla nostra attività – ha spiegato ieri Nadia Martinelli, presidente dell’Associazione Donne in Cooperazione, durante l’assemblea annuale – la situazione è migliorata: dal nostro monitoraggio emerge che attualmente le dipendenti donne della nostra cooperazione sono il 60,3%, ma poi solo il 23% entra nei Cda e solo il 20% riveste il ruolo di presidente. Ci mancano ancora 7 punti percentuali per arrivare alla soglia minima del 30% di donne negli organismi decisionali, come da indicazioni dell’Alleanza Cooperativa Internazionale. Abbiamo ancora da lavorare, ma ci siamo e continueremo a farlo con tenacia».

«Questa Associazione ha un ruolo molto importante per il movimento cooperativo trentino – ha aggiunto Paola Dal Sasso, vicepresidente della Federazione Trentina della Cooperazione – perché offre consapevolezza del potenziale che le donne hanno rispetto agli obiettivi che possono raggiungere. Il lavoro che questo gruppo sta portando avanti sta dando buoni frutti e la rappresentanza sta aumentando».

L’assemblea si è tenuta a Candriai, presso il Centro Formazione e Vacanze della cooperativa Aerat presieduta da Edo Grassi: «Ospitare questa assemblea significa aggiungere un tassello ad un puzzle di connessioni con il territorio molto ampio che stiamo creando». Hanno partecipato all’assemblea anche Claudia Gasperetti (Comitato Imprenditoria Femminile) e Enrica Vinante (Commissione Pari Opportunità).

Progetti e attività

Nel 2021 l’attività dell’Associazione è stata caratterizzata per la ripresa degli eventi anche in presenza, che hanno consentito alle 270 socie e soci iscritti di rinsaldare le relazioni, conoscersi e fare rete. Tra questi il viaggio alla scoperta del volto femminile di Trieste e le varie tappe di presentazione del libro ‘Donne ai vertici’ in Trentino, a Bolzano e anche al Festival dell’Economia, con un evento dedicato che ha riscosso molto successo. Il testo è stato raccontato anche durante l’assemblea, con la partecipazione di tre delle protagoniste del libro: Francesca Peruz, Angela Curzel e Enrica Cavalli.

Da segnalare anche lo spettacolo “Della donna parla ben” di e con Loredana Cont, un evento volto a dialogare tramite diversi linguaggi sui temi della discriminazione di genere e il “Canto per la pace”, un concerto per la raccolta di fondi destinata all'Associazione genitori con figli disabili “Neven”.

Significativa anche l’attività formativa proposta in collaborazione con la Federazione Trentina della Cooperazione. Tra le proposte più apprezzate, il seminario sul Diversity Management sulla gestione dello stress, la felicità e il benessere organizzativo, per approfondire i vantaggi organizzativi, economici e motivazionali che nascono dalla valorizzazione delle differenze. Grande interesse anche per il corso Gener-azioni cooperative, per i giovani e le donne che vogliono essere interpreti e parte attiva della cooperazione di oggi e di domani, in collaborazione con i Giovani Cooperatori Trentini e per Abbi cura di te, percorso di benessere per corpo e mente ideato durante la pandemia e proseguito nel 2021. Gener-azioni cooperative sarà riproposto, rinnovato, anche quest’anno, e partirà a inizio ottobre.

Importante anche l’impegno per sostenere l'occupabilità delle donne e riaffermare il valore sociale della maternità e della paternità, con un progetto che ha le sue basi nella analisi del contesto durante la pandemia, che ha rivelato difficoltà psicologiche negli adolescenti e la necessità di strumenti per conciliare smart working e cura familiare. È stata conclusa la prima parte di attività di ricerca e analisi dei bisogni e dei vissuti delle famiglie trentine che hanno trascorso la pandemia lavorando forzatamente da remoto e gestendo tali attività lavorative con i figli a casa in didattica a distanza. Tale attività, realizzata con la somministrazione di un questionario aperto a tutte la cittadinanza, è stata curata insieme a psicologhe e ricercatrici universitarie ed esposto in assemblea dalla ricercatrice Angela Chiavassa.

Nel 2022 l’Associazione ha partecipato al progetto di comunicazione, educazione e formazione “Alla luce del giorno” della circoscrizione di Ravina Romagnano, con l’intervento “Donne e lavoro – Se il lavoro è diseguale: strategie di intervento e rilevanza dei percorsi educativi”, dove sono intervenute Barbara Poggio, prorettrice alle Politiche di equità e diversità dell’Università di Trento e Francesca Gennai, del direttivo dell’Associazione. L’analisi effettuata in quell’occasione ha evidenziato che anche nel mondo cooperativo persistono le stesse dinamiche di segregazione occupazionale del mercato del lavoro for profit. Ai vertici gli uomini ed alla base le donne.

L’Associazione, infine, è stata sostenitrice e promotrice del premio destinato a donne pioniere nell’agricoltura sostenibile in memoria di Agitu Ideo Gudeta, pastora e imprenditrice etiope uccisa, due anni fa, nella sua casa in valle dei Mocheni da un suo collaboratore, e ha promosso la presentazione del libro “Questo non è normale” scritto dall’on. Laura Boldrini per riflettere sui pregiudizi e gli stereotipi che ancora permeano la nostra società relativamente alle differenze di genere.

Autore: redazione