Etika: un volano di innovazione del welfare trentino per un futuro più inclusivo e autonomo
Etika, la bolletta economica, ecologica e solidale del gruppo cooperativo eco-solidale (Cooperazione Trentina, Casse Rurali Trentine, Famiglie Cooperative Sait, Consolida, La Rete) con Dolomiti Energia ha presentato nel Bilancio sociale 2021-2022 riportando i risultati straordinari ottenuti negli ultimi sei anni, grazie al costante impegno nel fronteggiare le sfide sociali, educative e ambientali, persino durante situazioni di crisi ed emergenze.
«Le quasi 64.000 adesioni a etika da parte dei soci delle Famiglie Cooperative e dei soci e clienti delle Casse Rurali confermano il valore della Cooperazione nel generare benessere sociale e culturale – sottolinea Roberto Simoni, presidente della Cooperazione Trentina –. Con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità sociale, etika ha continuato a investire nella realizzazione di progetti di abitare inclusivo garantendo a più di 70 persone con disabilità l’opportunità di autodeterminarsi».
«Siamo orgogliosi degli obiettivi raggiunti in termini di innovazione responsabile e sostenibilità sociale – dichiara Marco Merler, Amministratore Delegato del Gruppo Dolomiti Energia – e siamo già al lavoro sulle nuove iniziative legate a etika che ci attendono in futuro. Dolomiti Energia si è messa a disposizione per offrire ai clienti la possibilità di partecipare al raggiungimento di questi risultati straordinari. La nostra partecipazione a questo progetto è in linea con l’impegno del nostro Gruppo a generare un impatto positivo sulle comunità in cui operiamo e a contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Siamo convinti che attraverso la collaborazione fra aziende, istituzioni e cittadini sia possibile affrontare le sfide sociali più urgenti perché insieme si può fare molto per un futuro più sostenibile e inclusivo». Merler ha poi aggiunto: «Voglio ringraziare tutte le persone che hanno aderito a questa offerta perché il merito di questi traguardi è principalmente loro».
L’inclusione si concretizza anche attraverso azioni di sensibilizzazione e formazione della comunità. Così, etika, ha contribuito alla certificazione dei 7 istituti comprensivi di Trento contro la prevenzione e il contrasto al bullismo e cyberbullismo rendendo la città prima in Italia con tutti gli istituti comprensivi certificati. Accanto a questo percorso, etika, ha contribuito a migliorare la qualità dell’aria negli spazi scolastici contribuendo a ridurre le dispersioni termiche nel rispetto dell’ambiente, ma anche a educare alla sostenibilità.
Nei suoi primi 6 anni, etika, ha dimostrato anche di essere al fianco della comunità nelle situazioni di crisi: così è stato durante l’emergenza pandemica, con la consegna di pacchi alimentari e supporto psicologico alle famiglie e persone più fragili, ma anche nelle tristi vicende recenti legate alla guerra con il sostegno a famiglie e persone con disabilità fuggite dall’Ucraina che hanno trovato accoglienza e una “casa” più sicura nella comunità trentina.
Anche l'impegno di etika per l'ambiente è stato altrettanto evidente negli ultimi sei anni. L'utilizzo di fonti rinnovabili nella produzione di energia ha permesso di risparmiare 112.000 tonnellate di CO2, equivalente all'assorbimento realizzato da 2.797.386 alberi. Ai clienti che hanno sottoscritto un contratto con etika è stato garantito l’utilizzo nelle loro abitazioni di energia certificata "100% energia pulita - Dolomiti Energia" attraverso il sistema di certificati GO del Gestore del Sistema Elettrico. Anche l'offerta gas prevede una formula sostenibile certificata "Gas 100% Compensa CO2 - Dolomiti Energia".
Il nuovo bando
«Etika è un’esperienza che ha tratti di assoluta unicità nel nostro Paese: nell’ambito della progettazione sociale a sostegno della vita indipendente di persone con disabilità ha realizzato gli stessi volumi in un terzo del tempo di territori come, ad esempio, la Provincia di Pordenone che è stata tra le prime in Italia ad investire su questo fronte». Sono queste le parole con cui il Comitato scientifico di etika (composto da Carlo Francescutti, direttore dei Servizi sociosanitari dell’Azienda Sanitaria del Friuli Occidentale, e Piergiorgio Reggio docente nell’Università Cattolica di Milano e Brescia) apre il “Rapporto di Valutazione” dei progetti sociali finanziati in 6 anni dal gruppo cooperativo ecosostenibile (Federazione, Cassa Centrale Banca, Sait, Consolida e La Rete) che, insieme a Dolomiti Energia, ha dato vita a etika.
Dopo sei anni questa spinta propulsiva all’innovazione continua: su mandato del gruppo, infatti, il Comitato scientifico ha ampliato il Manifesto culturale che ora guarda le persone con disabilità in tutte le dimensioni che influenzano la qualità della vita: non solo, quindi, l’abitare autonomo e autodeterminato, ma anche il lavoro e la vita operosa; la vita affettiva e sessuale; la partecipazione sociale e comunitaria.
Sulla base del nuovo Manifesto è stato elaborato il nuovo bando sociale (il quarto dall’ideazione di etika) per il quale sono stati stanziati altri 500.000 euro (Manifesto è Bando sono pubblicati sul sito www.etikenergia.it nelle sezioni dedicate).
Le cooperative sociali aderenti alla Federazione sono chiamate a proporre entro il 29 settembre 2023 progetti che, ancora una volta, promuovono l’adultità e l’autodeterminazione ma su ambiti più estesi: l’abitare certamente, ma anche il lavoro e la vita operosa, l’affettività e la sessualità, la partecipazione sociale e comunitaria.
L’innovazione però non si ferma al contenuto, ma investe anche il processo: il percorso per ottenere il finanziamento è, infatti, una sorta di co-progettazione che punta a coinvolgere anche le istituzioni e i servizi pubblici territoriali, oltreché le famiglie. Il comitato scientifico sottolinea infatti che «i percorsi verso condizioni sostenibili di vita adulta sono esito di competenze, esperienze e prospettive differenti, che sono chiamate ad integrarsi. E in questa integrazione generativa svolgono un ruolo centrale le cooperative e gli altri enti del Terzo Settore», ma anche che «i progetti per un abitare sociale richiedono una regia pubblica e una strategia di sviluppo che garantiscano l'investimento nella progettazione collettiva e personalizzata, partendo dagli strumenti normativi e dalle risorse esistenti, opportunamente orientate».
«Nelle nostre iniziative – ha concluso Mariano Failoni, vicepresidente di Consolida – non si parla di numeri, ma di persone e di progetti, di fatiche e di soddisfazioni. Lavoriamo sullo sviluppo delle relazioni, tra le persone coinvolte e con le comunità in cui sono inserite. Il nostro obiettivo è quello di creare relazioni, cultura e opportunità di vita autonoma alle persone del territorio, includendole tutte».