Il Covid non ferma la Latte Trento, che presenta un bilancio record
Il secondo migliore di sempre, approvato all’unanimità, con il fatturato che sfiora i 50 milioni (erano 47 nel 2019), liquidazioni ai soci in crescita a 28 milioni e investimenti in programma per altri 3,4 milioni.
L’assemblea ha rinnovato 7 consiglieri in scadenza. Nella prima riunione del Cda sarà eletto il nuovo presidente, dopo le dimissioni dell’uscente Carlo Graziadei.
E per il futuro in arrivo nuove filiere eco compatibili, riduzione drastica dell’impatto ambientale (stop agli antibiotici, alimentazione super controllata e grandissima attenzione al benessere animale Classyfarm) e nuovi contenitori ecologici.
Generano fiducia e speranza nel futuro i risultati presentati oggi all’assemblea della Latte Trento, che si è tenuta in presenza dei soci presso la sede della Federazione provinciale Allevatori.
Il lookdown ha portato infatti il crollo del consumo del latte fresco e la cooperativa ha dovuto trovare soluzioni alternative (latte microfiltrato, uht…) e cambiare in modo repentino non solo il metodo di lavoro per mettere tutti i 140 dipendenti in sicurezza, ma le produzioni, la logistica e le vendite.
Il bilancio
Nonostante l’annata molto complessa, il totale dei ricavi sfiora i 50 milioni di euro (47 nel 2019), che sommato al fatturato di Trevilatte (società costituita con Latterie Vicentine) porta a oltre 58 milioni il bilancio aggregato. Il conferimento dei soci ha raggiunto i 54,8 milioni di litri, contro i 52 del 2019, con un aumento del 5,4%.
Le vendite degli spacci hanno raggiunto i 3,8 milioni (erano 3,5 nel 2019), con un insperato incremento dell’8,5% dovuto al secondo semestre, dopo i primi mesi difficili. Il liquidato ai soci è pari a 0,56 euro a litro, con un utile netto pari a euro 98.951 euro e liquidazioni totali per circa 28 milioni.
La pandemia non ha fermato gli investimenti: 2,4 milioni di euro per il secondo pastorizzatore, l’impianto di osmosi, il ribaltatore di formaggi, un tank grande da 800 quintali per l’uht, il flex dose per il latte delattosato e il controllo livello laser per le bottiglie pet.
Investimenti che proseguiranno nel 2021-2022 con un nuovo sterilizzatore e una caldaia di concezione innovativa, per affiancare il cogeneratore da 1000 kw e la confezionatrice tetrapak, per un valore complessivo superiore ai 3,5 milioni.
Un altro obiettivo importante per il 2021-2022 sarà incentrato sull’ulteriore miglioramento della qualità del latte prodotto dai soci che andrà nella direzione di nuove filiere eco compatibili, basso consumo energetico con riduzione drastica dell’impatto ambientale senza uso di antibiotici e con alimentazione super controllata e grandissima attenzione al benessere animale Classyfarm, il tutto confezionato in contenitori ecologici.
L’assemblea
In assenza del presidente Carlo Graziadei, dimissionario, l’assemblea è stata gestita dal vicepresidente Renato Costa e la sua relazione è stata letta dal presidente del collegio sindacale Marco Ghelli. Costa ha spiegato ai soci che Graziadei si è dimesso dopo un Consiglio di Amministrazione sul rinnovo delle cariche in scadenza e sugli investimenti futuri. In particolare, non si è trovato l’accordo con il criterio di rappresentanza delle zone. “Abbiamo preso atto delle dimissioni – ha scritto Costa – e ci siamo organizzati per gestire al meglio l’assemblea. La cooperativa non ha problemi di operatività, né economici. Quello che presentiamo è il secondo migliore bilancio di sempre e considerando il contesto di pandemia in cui abbiamo operato direi che è un risultato di grande soddisfazione”.
Il vicepresidente Costa ha fatto appello alla Provincia sulla gestione dei grandi carnivori e sull’aggiudicazione delle malghe a persone residenti fuori Provincia anche senza animali ed ha ringraziato la Giunta per il sostegno sul capitolo promozione e marketing.
Gli ha risposto Giulia Zanotelli, assessora provinciale all’agricoltura, spiegando che la delibera della Giunta, oggi al vaglio delle istituzioni europee, punta a ristrutturare il patrimonio malghivo dando priorità di intervento agli allevatori che seguono i disciplinari e le linee guida. Sui grandi carnivori, dopo la posa dei radiocollari dei giorni scorsi, Zanotelli ha informato che la Giunta ha approvato le linee guida nella gestione dell’orso, come strumento ulteriore di intervento. “Sul fronte lupo la questione è più complessa – ha detto – perché non c’è un piano a livello nazionale”. Quanto ai cinghiali, infine, l’assessora ha parlato delle modifiche alla disciplina che ora consentono più abbattimenti.
Un riconoscimento all’impegno degli allevatori soci della cooperativa è arrivato anche da Mario Tonina, vicepresidente PAT con deleghe alla cooperazione e ambiente: “Congratulazioni per l’ottimo bilancio e per il lavoro del Consiglio uscente, presieduto da Carlo Graziadei che ringrazio. La Giunta ha deciso di investire ulteriori risorse in questo settore, perché siamo convinti che aiutando voi aiutiamo tutto il territorio a mantenere alta la qualità dell’offerta, la difesa dell’ambiente e del paesaggio, anche in chiave turistica”.
Nella parte elettiva, l’assemblea ha eletto all’unanimità alcuni consiglieri in scadenza o in sostituzione di dimissionari: Ezio Valenti, Mattia Sighel, Roberto Simonetti, Fausto Tomaselli, Ottavio Ropelato, Renzo Rigotti (nuovo, zona Fiavè) e Gianluca Graziadei (nuovo, zona Sarche). Confermato anche il Collegio sindacale in scadenza di mandato, con una totale riconferma: Marco Ghelli alla presidenza, Marco Polla e Stefano Micheli membri effettivi.
In mattinata hanno portato il loro saluto anche Stefano Albasini, presidente del Concast Trentingrana, Michele Odorizzi, vicepresidente Federazione Trentina della Cooperazione, Roberto Stanchina, vicesindaco Trento, Roberto Paccher, vicepresidente del Consiglio regionale e Renzo Cescato, presidente di Cooperfidi.