15 dicembre 2024
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La Federazione invita i caseifici alla responsabilità e alla coesione

La Federazione Trentina della Cooperazione esprime disappunto per la decisione del Caseificio Sociale di Fondo e del Caseificio di Rumo di uscire dal Consorzio CONCAST, ritenendo la scelta prematura rispetto al percorso già avviato di analisi e miglioramento del sistema caseario. La Federazione sottolinea l’importanza della coesione tra i caseifici e il valore di un confronto basato su dati e analisi oggettive, il cui esito sarà presentato ai soci nelle prossime settimane.
Si apprende dalla stampa la notizia della decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione del Caseificio Sociale di Fondo circa la volontà di recesso dal Consorzio CONCAST. Questa decisione fa seguito a quanto già deliberato dal Caseificio di Rumo ed ancor prima dalla Latte Trento.
Se a quest’ultima va riconosciuta coerenza nella propria scelta, motivata dalla percezione di un Consorzio ritenuto non in grado di fornire risposte concrete alle sollecitazioni avanzate dalla cooperativa, Fondo e Rumo hanno adottato una posizione meno comprensibile. Entrambi, infatti, erano pienamente consapevoli del progetto di analisi del settore avviato dalla Federazione Trentina della Cooperazione, i cui risultati avrebbero dovuto rappresentare la base di valutazione per qualunque decisione – sempre pienamente legittima, si intende – sull’eventuale uscita da CONCAST.
I rappresentanti di Rumo e di Fondo, nel Consiglio di Amministrazione del Consorzio del 12 agosto scorso, hanno votato a favore dell’iniziativa promossa dalla Federazione Trentina della Cooperazione, concordata con i competenti Assessorati provinciali e sviluppata in collaborazione con la società di consulenza Gabrielli & Partners. L’obiettivo dell’iniziativa è di sfrondare la discussione da inutili e pericolosi personalismi, affrontare con chiarezza le criticità che da anni caratterizzano il sistema e, infine, definire un coraggioso piano strategico – a cui seguirà un piano industriale - capace di rilanciare un settore fondamentale per il Trentino.
“Tutti i soci del Consorzio – dichiara Roberto Simoni, presidente della Federazione - hanno deciso insieme di avviare un percorso di analisi e miglioramento, consapevoli delle difficoltà esistenti. L’obiettivo è affrontare le criticità e individuare soluzioni concrete per rafforzare la filiera. Disdire la partecipazione al Consorzio prima di avere in mano i risultati di questo percorso è un atto affrettato e poco costruttivo. Registrare come non si sia voluto attendere gli esiti dello studio prima di prendere decisioni così rilevanti dispiace e solleva perplessità sulle ragioni di questa accelerazione; al contempo rafforza la determinazione nel portare all’attenzione dei Consigli di Amministrazione interessati i risultati della nostra analisi nel pieno rispetto delle tempistiche a suo tempo promesse”.
 
Il percorso avviato con Gabrielli & Partners
Un lavoro articolato, complesso, che ha permesso di:
  • indagare a fondo l'oggi e di ipotizzare un possibile domani dell’allevamento trentino, in particolare bovino ma non solo, con un’indagine quali-quantitativa su 610 stalle, condotta in collaborazione con la Federazione Provinciale Allevatori;
  • intervistare consiglieri, persone considerate chiave in CONCAST e nei Caseifici, coinvolgere stakeholder di riferimento;
  • analizzare i trend di consumo retail e del turismo enogastronomico;
  • segmentare le vendite per mix prodotto e cliente;
  • definire un benchmark economico finanziario mediante l'analisi dei competitor;
  • esplorare il mercato potenziale provinciale per consumi retail e turistici;
  • considerare i correlati aspetti organizzativi e di bilancio;
  • proporre infine uno scenario al quale guardare per ritrovare unità all'interno del mondo lattiero caseario cooperativo. 
Già nella giornata di domani verrà richiesta la disponibilità di CONCAST e Latte Trento ad incontrare la Federazione per la presentazione dello studio, che siamo certi offrirà spunti di riflessione importanti; analoga opportunità verrà proposta ai Caseifici di Rumo e Fondo così come a tutti i soci del Consorzio, nella ferma e piena convinzione che solo un forte e credibile progetto unitario potrà offrire adeguate prospettive di redditività a favore degli allevatori, veri e unici destinatari finali di ogni decisione che verrà assunta.


Autore: Alessandro Girardi
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