Renato Costa è stato eletto presidente di Latte Trento
Nel corso della riunione del consiglio di amministrazione convocato per oggi, dopo l’assemblea dei soci di metà luglio, è stato nominato il presidente di Latte Trento che guiderà la cooperativa per i prossimi due anni. L’incarico è stato affidato a Renato Costa, già vicepresidente attraverso un accordo tra i due aspiranti alla carica, lo stesso Costa ed Ezio Valenti nominato vicepresidente.
Una scelta all’insegna della continuità.
Renato Costa è stato eletto, stamani, presidente di Latte Trento. Raccoglie il testimone di Carlo Graziadei.
Cinquantanove anni di età, da sempre nel mondo lattiero-caseario, è un uomo di rara tenacia e resilienza. La passione per il suo mestiere e la voglia di superare qualsiasi ostacolo lo hanno portato a raggiungere traguardi ambiziosi senza mollare mai, confidando sempre nel valore della cooperazione. Per nove anni è stato vicepresidente di Latte Trento e consigliere per ventotto anni. Esperienza e coraggio gli hanno permesso di conoscere la struttura della cooperativa, con sede in via Monaco a Spini di Gardolo, e di mettere a disposizione di questa realtà la competenza e le conoscenze maturate in parecchi decenni di attività nell’azienda di famiglia che ha sede a Scurelle in Bassa Valsugana.
Ora lo attende questo nuovo incarico che “affronterò con grande impegno e grande senso di responsabilità - spiega Costa – Nell’occasione un ringraziamento ai colleghi consiglieri per la fiducia che hanno dimostrato affidandomi l’incarico di presidente”.
Nel corso della riunione del consiglio di amministrazione di Latte Trento, cooperativa diretta da Sergio Paoli, sono stati nominati anche il vicepresidente Ezio Valenti ed Evan Zambotti nuovo consigliere di Trevilatte.
I dati 2020 di Latte Trento
Il bilancio dello scorso esercizio di Latte Trento era stato approvato dall’assemblea dei soci ospitata a metà luglio alla sala aste della Federazione Provinciale Allevatori.
Nonostante l’annata molto complessa, il totale dei ricavi del 2020 sfiora i 50 milioni di euro (47 nel 2019), che sommato al fatturato di Trevilatte (società costituita con Latterie Vicentine) porta a oltre 58 milioni il bilancio aggregato.
Il conferimento dei soci ha raggiunto i 54,8 milioni di litri, contro i 52 del 2019, con un aumento del 5,4%. Le vendite degli spacci hanno raggiunto i 3,8 milioni (erano 3,5 nel 2019), con un insperato incremento dell’8,5% dovuto al secondo semestre, dopo i primi mesi difficili.
Il liquidato ai soci è pari a 0,56 euro a litro, con un utile netto pari a euro 98.951 euro e liquidazioni totali per circa 28 milioni. La pandemia non ha fermato gli investimenti: 2,4 milioni di euro per il secondo pastorizzatore, l’impianto di osmosi, il ribaltatore di formaggi, un tank grande da 800 quintali per l’uht, il flex dose per il latte delattosato e il controllo livello laser per le bottiglie pet.
Investimenti che proseguiranno nel 2021-2022 con un nuovo sterilizzatore e una caldaia di concezione innovativa, per affiancare il cogeneratore da 1000 kw e la confezionatrice tetrapak, per un valore complessivo superiore ai 3,5 milioni.
Altro obiettivo importante per il 2021-2022 appartiene al miglioramento della qualità del latte prodotto dai soci che andrà nella direzione di nuove filiere eco compatibili, basso consumo energetico con riduzione drastica dell’impatto ambientale senza uso di antibiotici e con alimentazione super controllata e grandissima attenzione al benessere animale Classifarm, il tutto confezionato in contenitori ecologici.