Trentingrana-Concast, cresce il fatturato e il conferimento, margini condizionati dai costi alti. Cresce la fiducia per 2023
Albasini: l’aumento della produzione di Trentingrana nel periodo di Covid e gli alti costi energetici hanno condizionato il 2022. Ma il mercato ora è più stabile, si registra una ripresa di fiducia.
La sala congressi della Federazione Provinciale Allevatori ha ospitato, stamani, l’assemblea dei soci di Trentingrana Concast, il Consorzio dei Caseifici Sociali Trentini.
Stefano Albasini, presidente di Trentingrana Concast, ha portato all’attenzione dei Soci presenti i fatti salienti dell’anno trascorso, a partire dal tema critico dell’aumento dei costi, che ha causato un momento di crisi senza precedenti per le aziende zootecniche.
“L’incremento nei costi di foraggi, energia, trasporti, imballaggi e tassi d’interesse ha messo a dura prova il comparto per tutto il 2022, in particolar modo in seguito allo scoppio delle tensioni internazionali a febbraio” ha dichiarato. “Il nostro Consorzio ha però reagito a questa congiuntura impegnandosi nella ricerca di sinergie e di potenziali economie, nell’ottica di affrontare la crisi e perseguire un miglioramento continuo”.
In questa direzione sono andate le azioni concrete messe in campo e la progettualità elaborata con orizzonte di medio termine. In primis, sono stati compiuti passi fondamentali per la realizzazione del nuovo Centro Unico di Confezionamento per i diversi formaggi commercializzati dal Consorzio, progetto che verrà realizzato in seno al PNRR e che prevede l’internalizzazione del processo di grattugia del Trentingrana. Altro fatto importante riguarda i Caseifici Associati: nel 2022 ha preso avvio infatti il processo di accorpamento di diversi Caseifici “nell’ottica di una ulteriore razionalizzazione del settore, che nel tempo ha saputo conservare la tipicità delle proprie produzioni legate alla tradizione e alle vallate del Trentino, mantenendo comunque la capacità di generare efficienze sulle attività e i processi” dichiara Albasini, che ricorda anche il rientro del Caseificio degli Altipiani e del Vezzena nella commercializzazione comune del Gruppo Formaggi del Trentino avvenuta a inizio 2023.
Sinergie non solo tra le latterie ma anche tra Consorzi stessi: l’intesa trovata con la Federazione Provinciale Allevatori ha permesso di generare ottimizzazioni su diversi fronti, in particolare con riguardo alle analisi di laboratorio. Albasini ha proseguito la sua relazione accennando al progetto di stagionatura ipogea di Trentingrana nella Miniera San Romedio di Tassullo, sperimentazione iniziata ad aprile dello scorso anno, dichiarando che “il 2022 ha segnato l’inizio di una importante iniziativa, la prima nel suo genere per un formaggio DOP nel segmento di tipologia grana, che mira alla salvaguardia del territorio – grazie al risparmio energetico, al risparmio nell’utilizzo di suolo epigeo e alla promozione di un’economia circolare – e al contempo rafforza le sinergie della nostra realtà con le altre realtà agroalimentari del territorio e con Tassullo”. Infine, tra i fatti salienti del 2022 è stato sottolineato l’ingresso di Marco Ramelli in qualità di Direttore Tecnico.
Il presidente Albasini ha chiuso poi il suo intervento rammentando agli Associati la necessità di chiarire questioni interne al Consorzio nella sede preposta, il Consiglio di Amministrazione e rinnovando la propria disponibilità al confronto verso tutti.
L’assemblea ha approvato il bilancio con 13 voti favorevoli, 3 contrari e 1 astenuto.
I dati
Il valore della produzione registrato nel 2022 da Trentingrana Concast è stato di 67,4 milioni di euro, in crescita del 13% rispetto al 2021 e del 18% rispetto al 2020.
I Caseifici Associati sono ad oggi 16 e rappresentano il riferimento per 655 allevatori che, nel 2022, hanno conferito circa 119mila tonnellate di latte – dato in calo del 4,7% rispetto all’anno precedente – ossia l’82% del latte prodotto complessivamente in Provincia di Trento.
Il 2022 ha rappresentato per la Trentingrana un’annata di moderata soddisfazione dal punto di vista commerciale, considerando volumi e prezzi di vendita raggiunti: sono state infatti vendute 102.000 forme (+6% rispetto alla media degli ultimi 10 anni) generando un fatturato per la linea di circa 39 milioni di €. Per contro si è registrato un record di conferimento, ossia circa 108.000 mila forme (in crescita del 4% rispetto all’annata precedente e dell’8% rispetto al quinquennio precedente).
Tale fenomeno è stato conseguenza della produzione straordinaria di Trentingrana registrata nell’inverno 2020-2021, quando a causa della pandemia i mancati flussi turistici hanno spinto molti caseifici a convertire buona parte delle proprie produzioni appunto a Trentingrana.
Per il futuro, tuttavia, già a partire dall’annata in corso, si prospetta un rientro alla normalità del conferimento che dovrebbe diminuire notevolmente, attestandosi a circa 94.000 forme, riallineando in questo modo anche le giacenze che negli ultimi anni hanno toccato livelli molto importanti.
Anche in merito alla Linea Formaggi Tradizionali la commercializzazione ha portato discrete soddisfazioni, con vendite in crescita rispetto all’anno precedente – segnato dalle conseguenze provocate sui mercati dalla pandemia – specialmente nell’ambito della Grande Distribuzione locale.
Per quanto riguarda la Linea Burro, poi, la cui produzione si è attestata a circa 1.500 tonnellate, l’andamento di mercato ha fatto registrare un exploit del valore commerciale, che ad oggi sta tuttavia rientrando verso quotazioni più ordinarie.
Nel reparto Sierificio, che fin dagli anni ‘90 garantisce la valorizzazione per il sottoprodotto derivante dalla lavorazione dei formaggi nei caseifici associati, sono state prodotte 6.370 tonnellate, in calo del 5.4% rispetto alle 7.116 tonnellate del 2021.
I dati registrati sui costi di produzione in questo primo quadrimestre 2023, infine, dopo un anno estremamente difficile e che non faceva ben sperare per il futuro, evidenziano un riposizionamento al ribasso dei prezzi degli alimenti zootecnici e la tendenza al rientro dei costi in generale – eccezion fatta per il costo del credito che non accenna a diminuire.
Gli interventi
Il presidente della Federazione Trentina della Cooperazione, Roberto Simoni, ha evidenziato l’importanza del gioco di squadra per affrontare il periodo non facile e individuare le scelte migliori. Compatti e coesi per lavorare insieme puntando su qualità del prodotto e valorizzando il prodotto di qualità.
Il vicepresidente della Provincia Autonoma di Trento e assessore provinciale alla cooperazione, Mario Tonina, ha espresso un forte richiamo al confronto e all’unità. La Provincia di Trento è disponibile a mettere attorno a uno stesso tavolo tutti gli attori del settore per guardare avanti con obiettivi comuni. Un lavoro fatto in cooperazione perché il vostro lavoro abbia una giusta remunerazione.
L’assessora all’agricoltura della Provincia Autonoma di Trento, Giulia Zanotelli, nel suo intervento si è soffermata sulle fusioni tra Caseifici che non rappresentano un punto di debolezza ma di responsabilità. Il settore sta soffrendo ma vuole andare avanti con determinazione. Ha poi accennato al progetto di promozione co-marketing promossa in collaborazione con Trentino Marketing.
Hanno portato all’assemblea il proprio indirizzo di saluto anche Giacomo Broch, presidente della Federazione Provinciale Allevatori, Mario Del Grosso Destreri direttore della Fondazione Edmunch Mach, Guido Leonardelli presidente di Cooperfidi, Giovanni Menapace presidente di Codipra.
Sono intervenuti anche i rappresentanti dei Caseifici associati che hanno manifestato osservazioni e spunti di miglioramento che il Consorzio farà propri impegnandosi a realizzare.
Un riconoscimento è stato consegnato a Claudio Toller, presidente del collegio sindacale dal 1992. Toller ha scelto di non ricandidarsi. Il suo testimone è stato passato a Pasquale Mazza, nuovo caposindaco di Trentingrana Concast.
Eletti sindaci effettivi: Diego Turri e Stefano Angheben. Supplenti: Michele Girardi e Claudio Stefenelli.