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A Lover è stato benedetto il sale nella giornata di Sant’Antonio Abate

Oggi pomeriggio ha fatto tappa a Lover l’appuntamento della benedizione del sale promosso dalla Famiglia Cooperativa Primanaunia nella giornata del Santo protettore degli animali domestici.

Evento itinerante, quest’anno l’appuntamento con la benedizione del sale nella Giornata di Sant’Antonio Abate ha fatto tappa a Lover, località dove, alla fine di giugno del 2023, era stato inaugurato il punto vendita della Famiglia Cooperativa Primanaunia.

Un rito antico, prima volta alla fine del Milleottocento, tornato attuale grazie alla cooperativa di consumo.

Una quindicina di anni fa, a Sporminore (“in un pomeriggio soleggiato con temperature quasi primaverili” come ricordato da chi era presente), aveva riportato alla luce una tradizione celebrata nelle pagine del libro verbale dell’anno 1896 dell’allora Famiglia Cooperativa di Campodenno: “Dopo aver suonato le campane del mezzodì e aver consumato il frugale pasto delle ore undici ci ritroviamo in piazza, davanti alla Famiglia Cooperativa, per la benedizione del sale”.

Oggi lo spazio antistante l’ingresso del punto vendita di Lover della cooperativa di consumo ha ospitato gli interventi di Valentino Paternoster, presidente della Famiglia Cooperativa, e dei rappresentanti istituzionali che hanno sottolineato l’importanza di queste iniziative per mantenere attuali e valorizzare le tradizioni delle nostre comunità.

Sono intervenuti: Igor Portolan, vicesindaco (e sindaco facente funzioni) di Campodenno e il consigliere provinciale Daniele Biada.

Erano presenti il consigliere provinciale Christian Girardi, i due ex presidenti della Famiglia Cooperativa Primanaunia, Ottorino Angeli e Giuseppe Dalpiaz, una rappresentanza di primi cittadini delle località servite ogni giorno dalla sede e dai punti vendita della Famiglia Cooperativa (diretta da Mauro Negherbon).

La benedizione del sale è stata affidata a monsignor Luigi Bressan, vescovo emerito di Trento. Al rito hanno partecipato, inoltre, don Carlo e don Daniele.

Il sale benedetto “veniva consumato dal bestiame perché diventasse forma di prevenzione dalle malattie – è stato spiegato dagli organizzatori - Ovviamente la cerimonia religiosa era molto sentita tenuto conto che, il bestiame, era la principale fonte di reddito perché cibava le famiglie ed era forza motrice per la lavorazione della terra”.

Quanto raccolto dalle offerte per l’acquisto di una o più confezioni di sale benedetto sarà devoluto all’Associazione Amici del Madagascar guidata dalla presidente Rita Cattani.

Autore: Diego Nart - Ufficio Stampa Cooperazione Trentina