Comunità della Vallagarina, al via il “progetto demenze”
La Comunità della Vallagarina in collaborazione con i Comuni di Rovereto e di Ala attiverà un progetto per la realizzazione di una serie di iniziative finalizzate allo sviluppo di comunità amiche delle persone con demenza. Il progetto nasce dalla consapevolezza del ruolo importante che riveste un contesto di vita sociale accogliente per le persone affette da questa patologia.
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità la demenza rappresenta una priorità mondiale di salute pubblica. Nel mondo ci sono 55 milioni di persone affette da demenza, numero destinato ad aumentare fino a 139 milioni entro il 2050. In provincia di Trento nel 2019 si contavano 6.162 persone assistite con demenza, con un trend in aumento.
Il progetto della Comunità della Vallagarina rientra nell’ambito del Piano provinciale demenze, varato nel 2015, che assegna alle Comunità di Valle il compito di svolgere azioni di promozione e sensibilizzazione sul tema.
Quale ambito di intervento sono stati individuati il Comune di Ala e la Circoscrizione del centro storico di Rovereto, due territori rappresentativi l’uno della realtà cittadina e l’altro di una zona periferica decentrata. Ad Ala, dove le persone con più di 65 anni sono 1.885, l’Amministrazione comunale ha promosso lo sportello polivalente “Parla” che offre agli over 70 il servizio “Amico in Comune” e il servizio “Ti ascolto”, che forniscono forme di supporto alla domiciliarità. A Rovereto centro, dove negli scorsi anni è stato portato avanti un lavoro di comunità propedeutico, risiedono 2.550 persone over 65, di queste 848 appartengono a nuclei monocomponenti.
Il progetto si pone due macrobiettivi: creare una maggiore consapevolezza nella comunità rispetto alla tematica della demenza; promuovere accoglienza e supporto alle persone con demenza nei luoghi pubblici. Le azioni mireranno a sviluppare inclusione per evitare che le persone maggiormente coinvolte in tale situazione siano esposte al rischio di esclusione e di emarginazione. Verranno anche organizzati eventi aperti al pubblico per una sensibilizzazione diffusa e capillare rispetto alla tematica.
Nei territori individuati il progetto intende operare coinvolgendo una pluralità di attori, tra cui: commercianti, parrocchie, associazioni di volontariato, istituti scolastici, servizi sociali e sanitari, forze dell’ordine, …
Gli interventi saranno monitorati in modo sistematico da una Cabina di Regia composta da rappresentanti dei principali soggetti territoriali portatori di interesse: Comunità della Vallagarina, Comune di Rovereto, Comune di Ala, Apss, Apsp Vannetti di Rovereto, Apsp di Brentonico, Associazione italiana malattia Alzheimer (AIMA), Cooperativa sociale Villa Maria. Il referente del gruppo di regia è Carla Comper, responsabile del servizio socio assistenziale della Comunità della Vallagarina.
La realizzazione delle azioni, che si concentreranno nel biennio 2024 - 2025, è stata affidata attraverso un avviso pubblico alla Cooperativa sociale Villa Maria, con sede a Calliano e 10 Comunità alloggio sul territorio di Rovereto.
I contenuti e gli obiettivi del “progetto demenze” sono stati presentati stamane ai giornalisti nel corso di un incontro che si è svolto presso la sala consiliare della Comunità della Vallagarina. Sono intervenuti: Ilaria Bacigalupi, direttrice della Cooperativa sociale Villa Maria, Alberto Scerbo, assessore alle politiche sociali della Comunità, Francesca Aprone, assessora alle politiche sociali del Comune di Ala, Mauro Previdi, assessore alle politiche sociali del Comune di Rovereto. Secondo quest’ultimo le persone con demenza senile sono a Rovereto 800, il 2 per cento della popolazione complessiva. Sarebbe importante - ha aggiunto Previdi - accorciare i tempi dell’analisi della malattia, al momento troppo lunghi. Per dare sollievo alle famiglie dovrebbero essere attivati centri diurni per l’Alzheimer in tutte le circoscrizioni di Rovereto.
“Questa esperienza nell’ambito delle demenze - ha affermato la direttrice di Villa Maria Bacigalupi - permetterà di qualificare ulteriormente i servizi offerti dalla cooperativa che opera nel campo della disabilità con persone la cui età media è in continua crescita”.