Coop sociale Guardini: assemblea dei soci 2023
Presentati e approvati all'unanimità i bilanci economico e sociale. L'utente al centro di ogni attività. Sempre più significativo l'impatto sociale generato dall'operato della cooperativa.
267 soci, 15 dipendenti di cui due terzi sono donne, oltre 60 volontari, un valore della produzione di 884 mila euro: sono i dati principali contenuti nei bilanci economico e sociale presentati dal presidente Guido Ghersini all’assemblea annuale della cooperativa sociale Amalia Guardini di Rovereto, convocata all’auditorium dell’Istituto don Milani.
Fondata nel 1980 dalla signora Guardini, allora direttrice dell’Istituto “Barelli”, e da un gruppo di genitori con figli con disabilità, la cooperativa accoglie 42 utenti. La cooperativa, nata come Cis (Cooperativa iniziative sociali), ha assunto l’attuale nome nel 1991, alla scomparsa della fondatrice.
Oltre che nelle attività svolte nei laboratori del centro diurno di via Pasqui, che è aperto 52 settimane all’anno per 45 ore a settimana, gli utenti sono coinvolti in una ampia gamma di proposte, che includono attività motorie in palestra e sul territorio, laboratori artistici e di ricamo, la pet therapy, il progetto di comunicazione aumentativa alternativa, l’agricoltura sociale. L’offerta non è standardizzata, uno dei punti di forza della Guardini è proprio l’alto livello di personalizzazione dell’intervento nei confronti degli utenti, che si basa sullo studio dei bisogni individuali.
Impatto sociale
Il presidente Ghersini ha evidenziato le ricadute significative dell’attività della cooperativa sul territorio, in termini di promozione di un modello inclusivo e partecipativo di welfare e di sostegno alla nascita di nuove azioni ad obiettivo sociale messe in cantiere da terzi o in rete. In particolare, è stato citato il progetto Orto San Marco, che vede protagonisti una decina di ragazze e ragazzi della cooperativa e coinvolge le scuole e la cittadinanza, promuovendo emancipazione e contribuendo alla diffusione di una cultura ecologica e al recupero di una memoria storica della Vallagarina attraverso il progetto con la seta e la bachicoltura.
Finalizzato a far crescere l’autonomia e l’inclusione degli utenti è anche il progetto “Io Abito” avviato nei mesi scorsi dalla Guardini in collaborazione con la cooperativa sociale Villa Maria. Beneficiano del progetto 12 utenti che, divisi in gruppi di 4 persone, a rotazione, per periodi di cinque giorni, fanno esperienza di vita autonoma fuori dal contesto familiare. Nella prospettiva del “dopo di noi”, assistiti da educatori e volontari, lo spazio abitativo protetto diventa ‘palestra’ di adultità.
Tra i risultati del 2022 Ghersini ha anche ricordato l’attivazione della procedura per il marchio Family Audit, ottenuto a inizio 2023. La certificazione, rilasciata dalla Provincia, riconosce l’impegno della Guardini per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro del personale.
Il bilancio sociale
Dopo l’approvazione all’unanimità del bilancio economico 2022 e della relativa nota integrativa è stato illustrato all’assemblea il bilancio sociale. Il direttore Michele Paissan ha parlato del personale e della formazione in cui è stato impegnato nel 2022 (circa 1500 ore) e ha evidenziato l’impatto sociale generato dall’operato della cooperativa. Martina Brugnaro, la vicedirettrice, ha presentato i progetti avviati e realizzati lo scorso anno, diretti a promuovere l’autonomia e l’inclusione degli utenti, e descritto le attività di fundraising messe in cantiere, in particolare la lotteria che ha portato nelle casse della Guardini quasi 30 mila euro.
Fonte: cooperativa Amalia Guardini