Cooperative agricole, innovazione e sostenibilità al centro
Si è concluso stamane in Sala inCooperazione, con una generale soddisfazione, il convegno annuale delle cooperative agricole. L'evento ha rappresentato un momento cruciale per fare il punto sui risultati raggiunti e per delineare le strategie future del settore agricolo trentino.
Un contesto di sfide e opportunità
Il settore agricolo trentino, come molti altri settori, si trova ad affrontare un contesto globale caratterizzato da numerose sfide. I cambiamenti climatici, l'aumento dei costi delle materie prime, le fluttuazioni dei mercati internazionali, il costo del denaro e le crescenti richieste di sostenibilità sono solo alcune delle pressioni che influenzano quotidianamente le attività agricole. Tuttavia, queste sfide offrono anche opportunità uniche per innovare e migliorare.
“Il comparto, - ha spiegato nel suo intervento il vicepresidente di settore Stefano Albasini - rappresenta un modello di resilienza e adattabilità. In un'epoca in cui l'agricoltura è sempre più chiamata a bilanciare produttività e sostenibilità, il modello cooperativo si dimostra particolarmente efficace nel coniugare questi due aspetti. La condivisione delle risorse, delle conoscenze e delle esperienze permette alle cooperative di affrontare con maggiore efficacia le sfide comuni, mantenendo al contempo un forte legame con il territorio e le comunità locali”.
I dati di settore
Durante il convegno sono stati presentati i dati significativi dal referente di settore della Federazione Michele Girardi. Il 2023 ha messo in evidenza la robustezza e la resilienza del settore agricolo trentino. Il numero di soci ammonta a 16.965, con una leggera flessione rispetto al 2022. I dipendenti sono aumentati a 2.967, con un incremento di 41 unità rispetto all'anno precedente. Gli ettari coltivati e a pascolo sono 53.771. La produzione di latte ha raggiunto 120 milioni di litri, in leggera diminuzione rispetto ai 124 milioni del 2022. La produzione ortofrutticola è di 486 milioni di kg, leggermente inferiore ai 490 milioni del 2022, mentre quella vitivinicola è aumentata di poco, portandosi a 1,2 milioni di kg. La produzione totale si attesta a 727 milioni di kg, con un fatturato complessivo di 1.240 milioni di euro.
Nel dettaglio, il settore ortofrutticolo ha generato 545 milioni di euro, un risultato stabile rispetto al 2022. Il settore vitivinicolo ha registrato un fatturato di 602 milioni di euro, rispetto ai 578 milioni dell'anno precedente, mentre gli altri comparti hanno raggiunto i 93 milioni di euro, rispetto agli 89 milioni del 2022.
Per quanto riguarda i bilanci del 2023, gli investimenti netti ammontano a 599 milioni di euro, leggermente inferiori ai 614 milioni del 2022. Il patrimonio netto è aumentato a 493 milioni di euro, rispetto ai 476 milioni dell'anno precedente. I debiti finanziari sono diminuiti a 329 milioni di euro, rispetto ai 384 milioni del 2022.
Lattiero-CasearioLa produzione di latte ha raggiunto 120 milioni di litri nel 2023, una leggera diminuzione rispetto ai 124 milioni di litri dell'anno precedente. Questo calo è dovuto principalmente all'aumento dei costi delle materie prime e dei mangimi. Tuttavia, il settore ha mostrato una notevole capacità di adattamento, implementando tecnologie avanzate per migliorare l'efficienza produttiva e la qualità del latte.
OrtofrutticoloLe cooperative ortofrutticole hanno registrato un risultato positivo grazie ai progetti di innovazione sostenibile. Questi progetti non solo migliorano la qualità dei prodotti, ma contribuiscono fortemente anche alla sostenibilità ambientale.
VitivinicoloUn settore in lieve crescita, con un aumento delle esportazioni rispetto all'anno precedente. Le cooperative vitivinicole hanno investito in nuove tecniche di vinificazione e in progetti di marketing per promuovere i vini trentini sui mercati internazionali. La qualità dei vini prodotti ha ricevuto numerosi riconoscimenti, rafforzando la reputazione del Trentino come regione vinicola di eccellenza.
Zootecnico – ittico
Il settore zootecnico ha affrontato sfide significative a causa dell'aumento dei costi dei mangimi e delle normative ambientali sempre più stringenti. Nonostante ciò, le cooperative hanno adottato pratiche innovative per migliorare la sostenibilità delle loro operazioni, come l'uso di mangimi alternativi e la gestione sostenibile dei rifiuti zootecnici. Continua a rimanere alto il livello di allerta sulla questione dei grandi carnivori. All’interno del dibattito del convegno si è sottolineata l’importanza di trovare soluzioni al problema, a cui è direttamente collegato il futuro della zootecnia del trentino.
IA in agricoltura e analisi e prospettive del settore
Durante il convegno, Raffaele Giaffreda, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler, ha presentato le ultime ricerche sull'intelligenza artificiale applicata all'agricoltura. Giaffreda ha discusso di come l'IA possa migliorare l'efficienza e la sostenibilità delle pratiche agricole, attraverso l'uso di droni per il monitoraggio delle colture, l'analisi predittiva per la gestione delle risorse idriche e la prevenzione delle malattie delle piante. A questo si è aggiunto l’intervento conclusivo del responsabile dell’Ufficio Legale della Federazione Gabriele Barichello che ha parlato delle prospettive delle cooperative del settore nell’ambito degli assetti societari.