Cooperative sociali, presentato l’accordo per il rinnovo del contratto integrativo provinciale
Previsti incrementi retributivi del 6% sulla retribuzione complessiva, che uniti al contratto nazionale sfiorano il 20%, e maggiore flessibilità nei turni per i servizi a domicilio.
Il referente delle relazioni sindacali della Federazione, Italo Monfredini, ha dichiarato alla presenza dei colleghi e colleghe presidente di numerose cooperative sociali trentine: “Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, ma c’è la concreta prospettiva di soddisfazione per lavoratori, imprese e utenti”. Paolo Fellin, delegato delle cooperative sociali, ha sottolineato la necessità di recuperare la collaborazione con l’ente pubblico per la sostenibilità delle imprese e valorizzare il ruolo delle cooperative nelle comunità locali.
Il contratto integrativo riguarda il personale delle cooperative sociali che operano in ambito socio-sanitario, socio-assistenziale, educativo e nei nidi di infanzia. Dopo 18 anni dalla precedente scadenza e una trattativa avviata nel 2019, troverà applicazione a partire dal primo gennaio prossimo.
Le parti riconoscono alla Giunta provinciale di aver trovato i fondi per sostenere gli aumenti contrattuali del rinnovo del Contratto nazionale di lavoro (+13,4%). Tuttavia, le risorse per il Contratto integrativo non sono ancora sufficienti, ma la Provincia si impegna a reperirle con la prossima legge finanziaria.
Fellin ha aggiunto: “Abbiamo cercato di migliorare la qualità della vita lavorativa e non lavorativa delle persone, con particolare attenzione alla flessibilità”. Il settore della cooperazione sociale richiede maggiore valorizzazione e riconoscimento per il suo ruolo nelle comunità locali.
I principali punti dell’accordo
Il nuovo contratto introduce aumenti retributivi e maggiore flessibilità per i dipendenti. Una delle novità principali è la Banca delle Ore, che consente ai lavoratori di accumulare e recuperare le ore straordinarie.
Previsto un rimborso di 0,40 euro al chilometro per chi utilizza il proprio mezzo per esigenze di servizio, insieme a una copertura assicurativa Kasko. Complessivamente, l’incremento economico sfiora il 20%.
Definito un premio di risultato con un importo massimo di 300 euro lordi, basato su indicatori economici e performance aziendali. Nei servizi educativi a domicilio, la flessibilità è incrementata con una migliore organizzazione dei turni e il riconoscimento del tempo di spostamento come orario di lavoro.
La tutela per i lavoratori affetti da gravi patologie è stata rafforzata, garantendo la conservazione del posto per 12 mesi, estendibile per altri 12 mesi come aspettativa non retribuita. I permessi retribuiti per gravi infermità sono stati estesi.
Stabilito un obbligo di preavviso di 5 giorni di lavoro per ogni mese di contratto a termine, fino a un massimo del 30% di quanto previsto per i contratti a tempo indeterminato. Introdotta la Banca Ore Solidale, che permette ai lavoratori di cedere ferie e ore di lavoro accantonate a colleghi in gravi condizioni di salute.
Il testo dell’ipotesi di accordo sarà presentato alle cooperative sociali entro i primi giorni di agosto per la valutazione e l’approvazione finale. Questo accordo rappresenta un passo avanti significativo per il settore della cooperazione sociale, promuovendo un futuro di maggiore collaborazione e benessere per tutti i lavoratori coinvolti.