Cr Val di Non Rotaliana e Giovo: l'assemblea ha approvato il bilancio
La Cassa Rurale Val di Non – Rotaliana e Giovo ha riunito i Soci nell’annuale momento assembleare, sabato 18 maggio ad ore 15.30 a Cles, nella tensostruttura allestita per l’occasione al Centro per lo Sport e il Tempo Libero e in videoconferenza all’Auditorium Palarotari di San Michele all’Adige. Presenti un numero straordinario di Soci, 4.273 Soci il30% di 14.283 totali (di cui 1.320 con delega).
L’Assemblea ordinaria ha visto l’approvazione all’unanimità da parte dei Soci del Bilancio d’esercizio 2023, dei vari punti all’ordine del giorno e in particolare il rinnovo delle cariche sociali. Riconfermato il Presidente Silvio Mucchi, con 1.774 voti. Per il Consiglio di Amministrazione sono stati eletti: Cinzia Bergamo (1.126 voti) e Manuela Prantil (1.019 voti). Per la presidenza del Collegio Sindacale è stata rieletta come Caposindaco Cristina Odorizzi (1.405 voti), mentre per la carica di Sindaci sono stati eletti Paolo Carolli (1.260 voti) e Lisa Valentini (948 voti).
Il Presidente Silvio Mucchi, nel suo intervento ha sottolineato come “In questa fase storica è indispensabile garantire la presenza della Cassa Rurale nei territori, in quanto motore economico e sociale delle Comunità in cui opera. La Cassa Rurale, in quanto Cooperativa, ha il compito di tutelare le economie locali, presidiando le piccole comunità anche attraverso gli sportelli bancari periferici, continuando a lavorare per recuperare la proporzionalità dei sistemi bancari cooperativi, così da garantire lo sviluppo sostenibile dei piccoli centri, delle nostre Valli, del Trentino. Nel concreto, la nostra Cassa Rurale non ha chiuso filiali, anzi, ha riutilizzato gli immobili che ospitavano le ex sedi per ricollocare parte dei servizi specialistici interni, per progettare, con accordi di intercooperazione, alloggi per anziani (ex sede di Coredo), per collocare nuove realtà, come l’Archivio Storico (Romeno e Tuenno) e la Casa del Socio con l’annesso Museo del Risparmiatore (Denno). Inoltre, il recente acquisto di una grande struttura a Mezzolombardo, consentirà di aprire un nuovo polo commerciale e bancario per la Piana Rotaliana, a servizio di Soci e clienti, di famiglie e imprese. Per il sostegno della parte riferita al sociale, la Cassa Rurale ha erogato, nell’anno 2023, 1.375.320 euro ad associazioni e Enti no profit del territorio; il dato degli ultimi 6 anni ammonta a più di 7 milioni di euro.” Per il prossimo anno l’impegno sarà ulteriormente incrementato, passando a 2,5 milioni di euro la quota destinata al Fondo beneficenza.
Il Direttore Generale Massimo Pinamonti ha focalizzato la relazione sulla gestione, nell’analisi dei dati economico patrimoniali : I dati sull’andamento aziendale vedono, per l’anno 2023, gli Impieghi che si attestano a 1.003.866.808 euro (-2,65%), la Raccolta Totale raggiunge quota 2.406.936.639 euro (+5,81%), con il Gestito che aumenta di 8,37% (752.109.423 euro), con un rapporto gestito/raccolta totale del 31,25%. Il totale Masse amministrate, ovvero la somma tra Impieghi e Raccolta totale, raggiunge i 3.410.803.446 euro. “Numeri importanti, che sono frutto di una gestione attenta dei vari comparti bancari, in particolare la gestione del credito. La preservazione della qualità del credito è sempre stata un caposaldo per noi: grazie all’ottima gestione creditizia, i crediti deteriorati, nel 2023sono scesi del 18,27%, riuscendo ad arrivare, grazie anche alle politiche di accantonamento, alla percentuale record del 100% di copertura di tutti i crediti deteriorati.
Grazie all’utile netto di quasi 34 milioni di euro, la Cassa Rurale raggiunge un patrimonio di euro 274 milioni, indice di solidità e sicurezza per i soci e i risparmiatori.”
Infatti il CET1, ovvero l’indicatore di solidità delle Banche stabilito dalla Banche Centrale Europea, che vede un minimo di legge fissato al 10,50% e una media dell’indice per le Banche italiane del 14%, è pari al 33,28%, uno dei più elevati a livello nazionale. “L’utile, che per normativa viene accantonato a patrimonio, al fine di rafforzarlo e autofinanziarsi, è un importantissimo pilastro per le generazioni future: esso garantisce la copertura dai rischi legati alla concessione del credito, la gestione efficace della tesoreria aziendale e permette di assolvere e rispettare i coefficienti patrimoniali imposti dalla BCE per poter operare quale realtà bancaria leader del territorio e sostenerne l’economia”.