Dal Costa Rica per conoscere il movimento cooperativo trentino
Una delegazione del Paese dell’America Centrale è impegnata in una visita studio alla Cooperazione Trentina. Stamani gli ospiti sono stati accolti alla sede della Federazione dal presidente Roberto Simoni e dal vicepresidente del settore credito Claudio Valorz.
Cinque giorni in Trentino, da oggi a venerdì, per visitare alcune delle realtà maggiormente rappresentative del movimento cooperativo.
E’ il programma che vede impegnata una delegazione del Costa Rica, giunta in Trentino per una visita studio, organizzata dall’ufficio progetti internazionali della Federazione Trentina della Cooperazione, con l’obiettivo di “far conoscere la realtà della Cooperazione Trentina a differenti realtà cooperative dell’economia sociale dell’America Latina tradizionalmente legate al credito e che - spiega Francesco Garcea della Scuola di Economia Sociale dell’Andalusia che accompagna la delegazione - vogliamo conoscano l’integrazione tra i diversi settori, in particolare delle cooperative di credito e sociali per capire come, l’integrazione dei diversi settori, sia stato uno dei fattori principali di successo e di sviluppo di questo territorio”.
La delegazione è formata da sei persone: quattro rappresentanti del Consiglio di Amministrazione di Caja de Ande (tre le principali realtà bancarie del Centro America e con una base di 130mila soci) e due professionisti che lavorano nell’area delle Risorse Umane. Insieme costituiscono il Comitato di Gestione del Talento Umano di Caja de Ande.
“Caja de Ande è un’istituzione finanziaria con uno scopo di solidarietà sociale – è stato spiegato nel corso dell’incontro - E’ stata fondata quasi novant’anni fa per iniziativa degli insegnanti di Costa Rica per difendere la stabilità dei docenti nell'esercizio delle loro funzioni e promuovendo il miglioramento economico e sociale. L'istituto fornisce servizi bancari/finanziari per lo sviluppo di servizi educativi a sostegno di micro e piccole imprese locali per lo sviluppo economico locale”.
La prima tappa dell’itinerario di visita è stata ambientata alla sala consiglio della Federazione Trentina della Cooperazione.
Ad accogliere gli ospiti sono stati Roberto Simoni, presidente della Cooperazione Trentina, e Claudio Valorz, vicepresidente della Federazione per il settore del credito.
“Credo sia importante ospitare delegazioni di altri Paesi perché – ha spiegato il presidente Simoni - è importante il confronto con realtà molto lontane da noi ma che hanno una radice comune, una modalità di fare impresa cooperativa con valori simili ai nostri. E’ importante per far conoscere loro il movimento cooperativo trentino che ha un radicamento sul territorio che, probabilmente, ha pochi eguali al mondo ed è importante per noi per aprire gli orizzonti, venire a conoscenza di una realtà nata spontaneamente e che si sta sviluppando”.
L’occasione ha offerto lo spunto per presentare struttura e numeri della Cooperazione Trentina caratterizzata da 442 cooperative, 3 mila amministratori, 24 mila occupati, un valore della produzione superiore a 3 miliardi di euro e 2 miliardi 700 milioni di euro di patrimonio.
“E’ sempre importante confrontarsi con altre realtà – ha osservato il vicepresidente Valorz - Il credito cooperativo trentino sta vivendo un momento di grandi trasformazioni ed è importante confrontarsi per capire come e in quale modo il credito cooperativo possa essere al servizio delle proprie comunità”.