Famiglia Cooperativa Ronzo Chienis, avanti con il progetto di costruzione della nuova sede
L’assemblea dei soci della Famiglia Cooperativa Ronzo Chienis ha approvato nei giorni scorsi il progetto di realizzazione della nuova sede, che prevede la demolizione dell’attuale edificio e la costruzione di un nuovo immobile, di volume ridotto e di ottimo pregio urbanistico.
La Famiglia Cooperativa, come ha spiegato Clara Mazzucchi, riconfermata presidente, ha proposto a soci e socie di intervenire sull’immobile in considerazione del suo stato di degrado e delle mutate esigenze della comunità, con un progetto di inserimento urbano che rende il negozio fronte strada, moderno, con un impatto molto qualificante sull’intera area.
«Abbiamo risparmiato per tanti anni per poter intervenire sull’edificio – ha spiegato la presidente – ed oggi siamo pronti. Stiamo valutando tutte le risorse pubbliche e di sistema che possano aiutarci e abbiamo deciso di sospendere l’istituto del ristorno, che in vent’anni ha ‘restituito’ ai soci circa mezzo milione di euro. Un piccolo sacrificio momentaneo per finanziare i lavori».
Un intervento importante per la Famiglia Cooperativa, come ha rimarcato in assemblea il direttore della Federazione Trentina della Cooperazione, Alessandro Ceschi, che ha un buon patrimonio e che dovrà fare affidamento anche sulla fedeltà della clientela per farvi fronte nel tempo.
Durante l’assemblea è stato discusso e approvato il bilancio 2023, redatto da Barbara Feroldi dell’Area servizi integrati della Federazione, che evidenzia ricavi per 1.270.000 euro, in aumento del 4,2% rispetto al 2022 e un sensibile incremento della quota di mercato. «Anche quest’anno chiudiamo un buon bilancio – ha spiegato la presidente –. Come tutti abbiamo risentito delle tensioni geopolitiche e delle dinamiche dei flussi di materie prime, che hanno causato un aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, condizionando le scelte di acquisto delle famiglie. In estrema sintesi possiamo dire di aver venduto di più ma guadagnato meno, per non scaricare l’intero costo dell’inflazione sui soci e sui clienti».
«La funzione della nostra cooperativa – ha aggiunto Mazzucchi – non è meramente economica ma anche sociale. L’esempio più emblematico è la filiale di Pannone, che abbiamo voluto ristrutturare dopo 20 anni dall’apertura: la scelta ha dato dei ritorni positivi ad ampio raggio, facendo anche ottenere al punto vendita il riconoscimento di Sieg».
Un’ultima nota sull’organizzazione interna: la cooperativa, diretta da Dalila Bececchi, ha concluso il triennio esperienziale del progetto ‘Family Audit’, ottenendo il marchio Family Audit-Executive, ed ha aderito al Distretto Family Alto Garda, per il coordinamento congiunto di iniziative in favore delle famiglie. Un ottimo risultato per la costruzione di un buon clima aziendale e per nuovi scambi sociali e culturali.