Federcasse celebra il 140° anniversario della prima Cassa Rurale con il presidente Sergio Mattarella. L’assemblea conferma Roberto Simoni vice vicario
Al Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma Federcasse, la federazione delle 225 banche di credito cooperativo nazionale, ha celebrato il 140° anniversario dalla fondazione della prima Cassa Rurale a Loreggia, vicino a Padova, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “le cooperative svolgono una funzione economica e sociale, un impegno nel solco della norma della Costituzione. La Repubblica è riconoscente, le banche cooperative danno un contributo significativo al capitale sociale dell’Italia”.
Le banche cooperative sono 225, pari al 51,6% dele banche operanti in Italia, e contano 1,4 milioni di soci. In 723 Comuni sono l’unica presenza bancaria.
L’assemblea ha anche eletto il nuovo consiglio nazionale, di cui sono stati confermati gli esponenti trentini del credito cooperativo Roberto Simoni, Giorgio Fracalossi, Enzo Zampiccoli (collegio sindacale). Il presidente della Cooperazione Trentina Simoni subito confermato vicepresidente dal Consiglio con ruolo di vicario.
A Roma, nell’auditorium del Parco della Musica dedicato ad Ennio Morricone, la Federazione delle Bcc, Casse Rurali e Raiffeisen Federcasse ha celebrato in apertura della propria assemblea dei soci la fondazione della prima Cassa Rurale italiana a Loreggia di Padova, 140 anni fa, per iniziativa di un giovane 24enne, Leone Wollemborg, che riuscì a coinvolgere nell’impresa 31 soci, di cui 29 contadini e operai analfabeti.
Nasceva così anche in Italia un sistema di credito “dal basso”, derivato dall’intuizione di Raiffeisen, che rappresenta oggi un moderno sistema di credito mutualistico orientato alle famiglie e piccole imprese, presente in 2531 Comuni con 4.101 sportelli, che raccoglie 188,6 miliardi di euro dalla propria clientela e ne impiega 141.
Il presidente di Federcasse Augusto Dell’Erba ha presentato il movimento impegnato a costruire “buona comunità”, reinterpretando in chiave evolutiva i punti di forza del modello mutualistico per uno sviluppo inclusivo.
Il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Franco Anelli nella sua lectio magistralis ha posto il tema della proporzionalità dei controlli sulle banche cooperative, tema non ancora risolto dopo la costituzione di due gruppi bancari che ha esteso gli effetti del sistema di vigilanza sulle grandi banche anche alle singole affiliate Bcc e Casse Rurali.
“Il richiamo alla proporzionalità – ha affermato il prof. Anelli – significa invocare non una sorta di “sconto” o benevola concessione rispetto ai parametri di stabilità e agli obblighi di vigilanza prudenziale, bensì sollecitare la corretta applicazione di un principio giuridico”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto davanti ad una affollatissima platea di dirigenti del credito cooperativo nazionale con un messaggio di grande vicinanza al movimento cooperativo: “Il credito erogato alle piccole e medie imprese è la spina dorsale del sistema produttivo e occupazionale – ha affermato - così come il sostegno alle famiglie. Le banche cooperative danno un contributo significativo al capitale sociale dell’Italia, diffondono benessere. La Repubblica vi è riconoscente. La mutualità differenzia il sistema delle banche cooperative da ogni altro, con l’esplicita rinuncia alla remunerazione del capitale sottoscritto dai soci. La sfida è quella di saper comporre un mosaico capace di non tradire la mutualità”.
Le elezioni delle cariche sociali
L’assemblea ordinaria di Federcasse nella stessa giornata ha eletto il nuovo Consiglio nazionale. Tutti confermati gli esponenti trentini, a partire dal presidente della Cooperazione Trentina Roberto Simoni (vicepresidente vicario di Federcasse), Giorgio Fracalossi (Cassa Centrale) ed Enzo Zampiccoli (Cassa Rurale Alto Garda Rovereto, eletto nel collegio sindacale)