Gruppo Mezzacorona: un'annata ricca di soddisfazioni
Si è tenuta la 114ª assemblea generale dei soci del Gruppo Mezzacorona presso il PalaRotari di Mezzocorona.
Una giornata importante salutata anche da due record assoluti “storici” di bilancio evidenziati dal Presidente Rigotti e dal Direttore Generale Francesco Giovannini: 188 milioni di euro di fatturato e oltre 3 milioni di euro di utile netto.
Il Presidente Rigotti ha ringraziato i soci per la fiducia accordata ai progetti intrapresi e ha voluto ricordare le tappe più significative di questa stagione dai risultati eccellenti ma fortemente condizionata dalle pesanti calamità naturali che hanno colpito le produzioni nel 2017 e che quindi hanno anche condizionato il mercato nel 2018.
Molto importante è stato anche l’ottenimento per il terzo anno consecutivo, dopo il 2016 ed il 2017, della Certificazione della produzione 2018 secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI), premessa indispensabile per la Certificazione dei vini del Gruppo.
In questa occasione è stata presentata anche la seconda edizione del “Bilancio di Sostenibilità”, strumento importante per offrire un quadro complessivo del ruolo e del grande sforzo del Gruppo Mezzacorona non solo in chiave ambientale e della salute ma anche sociale, culturale e territoriale.
Fatturato consolidato a 188 milioni, record storico (+1,9%)
L’utile netto ha raggiunto i 3,1 milioni di euro (+96,7%)
Il patrimonio netto di Gruppo ha superato i 98 milioni di euro (+4,6%)
Il Gruppo Mezzacorona nel 2018 ha raggiunto un nuovo record del fatturato consolidato di 188.213.975 euro contro i 184.738.846 euro del 2017 in aumento dell’1,9%.
L’utile netto di Gruppo è stato di 3.093.335 euro rispetto a 1.572.587 euro del 2017 con un aumento del 96,7%.
Il patrimonio netto consolidato ha toccato i 98.316.637 euro in ulteriore crescita dai 93.966.203 euro dell’ultimo esercizio (+4,6%); questo dato attesta la grande solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il cash-flow generato si è attestato sulla cifra di 16.424.357 euro.
I collaboratori del Gruppo alla chiusura del bilancio al 31 luglio 2018 erano 479,in aumento di 7 unità rispetto al 2017.
Il liquidato finale per i soci dell’uva conferita, nonostante l’annata davvero difficile per le gelate e le violente grandinate verificatesi durante la stagione produttiva 2017, ha superato i 56 milioni di euro.
I marchi di proprietà sono Mezzacorona, Rotari, Tolloy, Feudo Arancio/Stemmari. Mezzacorona sca è la holding del Gruppo Mezzacorona e controlla la filiera dalla campagna fino al vino affinato; si è specializzata come azienda di supporto alle aziende agricole dei soci, con una consulenza di alto livello attuata da un team di tecnici di prim'ordine in tutta la filiera produttiva, dal vigneto fino alla prima lavorazione in cantina ed una filosofia fortemente orientata alla sostenibilità delle produzioni. Le attività agro-industriali, commerciali e di marketing sono delegate alla Nosio spa (controllata direttamente da Mezzacorona sca al 54%), che è la subholding del Gruppo e costituisce il motore degli investimenti e dell’innovazione. A sua volta Nosio spa controlla la Prestige Wine Imports Corp. (per il mercato Usa), la Bavaria GmbH (per il mercato tedesco) ed entrambe le società per la gestione delle due tenute in Sicilia (Solsicano sarl e Villa Albius sarl). Al Gruppo Mezzacorona, come noto, sono associate anche le Cantine sociali di Ala e di Salorno.
Export oltre l’80% del volume d’affari, 2 milioni dall’Ocm Vino per il 2019
Da qualche anno il Gruppo Mezzacorona ha terminato la lunga stagione degli investimenti infrastrutturali. Dopo questa fase necessaria di rafforzamento, tutti gli sforzi aziendali sono stati concentrati nello sviluppo commerciale. Il Gruppo Mezzacorona esporta i propri prodotti in oltre 60 Paesi del mondo valorizzando la notorietà e l'immagine del Trentino.
L’export infatti costituisce l’80% del volume di affari, con una forte presenza negli Stati Uniti, il mercato più importante e strategico per il Gruppo, dove opera con successo da più di trent’anni con la controllata Prestige Wine Imports, in Germania tramite la controllata Bavaria Gmbh, in Austria e Svizzera, nella Scandinavia, nel Regno Unito, nel Canada, nel Benelux, nell’Europa dell’Est ed in Russia in particolare, nell’Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud, Cina). Numerose sono state le iniziative e le proposte commerciali attuate nel corso dell’anno in tutto il mondo così come i nuovi prodotti lanciati insieme al restyling di etichette e materiali per rendere ancora più interessante per i consumatori l’incontro con i vini del Gruppo Mezzacorona, raccontati e spiegati in modo sempre più ricco ed articolato. Un’altra bella notizia è l’entrata in graduatoria dell’azienda anche per il bando Ocm Vino 2019 sia a livello nazionale che provinciale con l’ottenimento di significative risorse per un valore complessivo di quasi 2 milioni di euro, a dimostrazione della validità delle iniziative commerciali e di comunicazione proposte.
Certificazione della produzione 2018 e Certificazione dei vini
Il Direttore Generale Francesco Giovannini ha esposto in Assemblea ai soci le numerose iniziative basate sul rafforzamento della ricerca, sulla consulenza tecnica in campagna e sul consolidamento della qualità e dell’eccellenza raggiunte. Il Gruppo è focalizzato nel suo ruolo di azienda agricola diffusa di territorio, basata sul lavoro e sull’opera attenta dei viticoltori soci, costantemente orientata alla qualità e alla tutela ambientale. In quest’ottica i soci del Gruppo Mezzacorona hanno ottenuto anche nel 2018 dopo il 2016 e il 2017, la Certificazione delle uve prodotte secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (SQNPI), tappa fondamentale e necessaria che ha già permesso la Certificazione dei vini e il loro lancio su tutti i mercati internazionali. E’ questo un obiettivo strategico del Gruppo Mezzacorona, rivolto a soddisfare le richieste dei consumatori in tutto il mondo sempre più attenti, preparati e sensibili rispetto alle tematiche della salubrità dei prodotti e alla salvaguardia dell’ambiente.
Questo a conferma del successo della politica strategica della sostenibilità impostata e attuata dal Gruppo Mezzacorona per valorizzare il grande lavoro dei propri soci al servizio del territorio, sia nella sua dimensione ambientale e della salute in primis ma poi con forti valenze sociali, economiche e di esternalità positive sul territorio nel suo complesso.
Va ricordato che Mezzacorona è stata la prima azienda in Trentino negli anni Settanta a puntare sulle Doc e a sperimentare con successo le pratiche più avanzate per la produzione integrata, come la confusione sessuale poi adottata da tutti i produttori trentini.
In questa visione, fondamentale è stato anche l’apporto della ricerca enologica interna grazie alla cantina sperimentale di microvinificazione e al laboratorio di analisi e controllo qualità.
Cultura e turismo enologico
Ma va anche ricordato l’apporto della Cittadella del Vino, uno dei luoghi più conosciuti e apprezzati dagli enoturisti, divenuta un punto di riferimento anche per l’offerta turistica del Trentino con più di 40.000 ospiti e visitatori all’anno.
Accanto al percorso visite è stata inaugurata anche la suggestiva barricaia storica con il caveau delle migliori annate dei vini Mezzacorona che si affianca al prezioso caveau della Cantina Rotari con le bottiglie più pregiate delle annate di Rotari Trentodoc.
Grande attenzione ai social media
Uno dei passaggi strategici più interessanti degli ultimi anni è stato anche l’investimento rilevante sulla comunicazione e sui social media, con dei risultati davvero notevoli in termini di contatti e di ritorni per i tre marchi principali Mezzacorona, Rotari e Feudo Arancio; infatti, sono stati raggiunti a livello di tutti gli strumenti social di Gruppo quasi 800.000 likes complessivi, un numero che pone ancora una volta Mezzacorona ai vertici nazionali per l’interesse social.
L’obiettivo, intercettare quella vasta fascia di consumatori che si avvicinano al vino, i cosiddetti “millennials”, attenti e curiosi rispetto al prodotto ma anche ai linguaggi innovativi delle nuove tecnologie e alle modalità più moderne dei consumi.
Il comparto mele
Nel comparto mele l’annata agraria 2017/2018, già commercialmente molto difficile a causa di varie problematiche ed in particolare per l’embargo russo alle importazioni e in seguito alle tensioni geopolitiche nel Nord Africa ed in Medio Oriente, si è rivelata ancora più complicata a causa delle cattive condizioni climatiche che hanno condizionato le produzioni.
Il liquidato ai soci ha raggiunto la considerevole cifra di 51 euro di media al quintale.
L’impegno operativo si è concentrato sul progetto di riorganizzazione complessiva delle strutture produttive, del personale e degli indirizzi tecnici di campagna puntando molto sul rinnovo varietale, sull’incentivazione delle reti antigrandine (che già ora coprono oltre il 40% della superficie di produzione) e sull’avvio convinto della coltivazione biologica.
I soci di Mezzacorona gestiscono circa 600 ettari di mele.
Fonte: Ufficio Stampa Gruppo Mezzacorona