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Costruire comunità solidali, sostenibili e felici con le generazioni future

E' uscita una nuova guida, realizzata dalla Federazione ed edita da Erickson, per accompagnare le e gli insegnanti di tutta Italia in un percorso di avvicinamento alla cultura cooperativa e di avviamento delle associazioni cooperative scolastiche, ideate dalla Cooperazione Trentina come strumento per rafforzare conoscenze e sviluppare competenze fondate su valori quali democrazia, inclusione e sostenibilità
In Trentino, lo strumento delle associazioni cooperative scolastiche è conosciuto e apprezzato, al punto che ogni anno si aggiungono sempre nuove esperienze in istituti di ogni ordine e grado. Nel solo anno scolastico in corso, sono oltre 920 gli alunni e le alunne che stanno sperimentando la cooperazione come metodo per raggiungere obiettivi condivisi, a cui si aggiungono gli oltre 800 studentesse e studenti fondatori di una cooperativa formativa scolastica (CFS), la variante utilizzata nei progetti di alternanza scuola-lavoro. A sostenere l’attività dei docenti coinvolti, con percorsi formativi, consulenze e interventi in aula, è attivo il gruppo di lavoro dedicato all’educazione cooperativa, che fa capo all’Area Formazione e Cultura Cooperativa della Federazione.

E fuori dal Trentino? Sono sempre di più le richieste di docenti da fuori provincia interessati ad approfondire questo strumento di lavoro, ideato dalla Cooperazione Trentina nel 1976. Per fornire loro uno strumento di progettazione e accompagnarli in un percorso di avvicinamento alla cultura cooperativa, l’Area ha realizzato “ACS – Associazione Cooperativa Scolastica. Costruire comunità solidali, sostenibili e felici con le generazioni future”, una guida edita da Erickson e destinata a insegnanti in scuole di ogni ordine e grado.

La pubblicazione, scritta a più mani dal gruppo di lavoro guidato dalla responsabile dell’Area Jenny Capuano, offre una lettura dell’educazione cooperativa come strumento per sviluppare competenze di imprenditorialità e di cittadinanza, accompagnare lo sviluppo umano di ciascuna studentessa e ciascuno studente e promuovere cambiamento sociale. Con l’idea che, come evidenzia il presidente della Federazione Roberto Simoni nella sua premessa alla pubblicazione, “non si nasce cooperatori o cooperatrici, ma lo si diventa lungo un percorso che prosegue per tutta la vita. Imparare a cooperare, cogliere il valore aggiunto di un sistema democratico e inclusivo, sviluppare consapevolezza e pensiero libero sono tutte competenze fondamentali per poter lavorare insieme a una società più equa e a un sistema realmente sostenibile. Sviluppare queste competenze fin dall’infanzia diventa, quindi, fondamentale per il futuro delle nostre comunità”.

L’opera comprende una guida teorica, in cui vengono approfondite le caratteristiche didattiche e pedagogiche delle cooperative scolastiche, ma anche il modello cooperativo che ne ha ispirato la nascita. La proposta, infatti, viene inquadrata come un percorso di apertura al territorio, volto a costruire alleanze tra i soggetti locali nell’ottica delle comunità educanti. Arricchito con numerosi esempi concreti e il racconto di diverse esperienze significative, il libro si pone come testo di riferimento per comprendere il significato dell’educazione cooperativa e sottolinea come l’approccio di insegnamento-apprendimento cooperativo possa essere declinato nella pratica didattica per sviluppare percorsi curricolari in chiave disciplinare e di cittadinanza.

A completare la proposta, tre toolkit metodologici, delle vere e proprie cassette degli attrezzi che contengono i materiali e le istruzioni per guidare gli e le insegnanti nella realizzazione di cooperative scolastiche all’interno delle proprie classi, fornendo proposte didattiche e indicazioni precise per sperimentare il modello di educazione cooperativa come pratica educativa.

“Nell’insieme – spiega nella sua introduzione Piergiuseppe Ellerani, docente dell’Università del Salento – il manuale restituisce alle ACS il significato di coerenza e di innovazione, tali da permetterne una rappresentazione come luogo di apprendimento nel quale sperimentare le competenze: di educazione civica, di educazione allo spirito di iniziativa e all’imprenditività di tipo civile e sociale (…). Le ACS possono costituire quindi un laboratorio nel quale studenti e studentesse, insegnanti, dirigenti e cittadinanza si pongono in interazione diretta con i principi e le pratiche della partecipazione, della responsabilità individuale e sociale, della democrazia, dell’apprendere ad apprendere, dell’autovalutazione, della creazione, della progettazione, dell’integrazione di strumenti, dell’invenzione”.

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Autore: Redazione