Il complesso di San Patrignano torna al servizio della comunità trentina
Valorizzare l’ampia struttura in continuità con quanto realizzato in tanti anni dalla comunità di San Patrignano, concentrandosi sui bisogni delle persone e della comunità e recuperando lo “spirito del luogo” che nel tempo ha permeato gli spazi di San Vito, per integrarlo in una progettualità coerente con le capacità e le esperienze di Kaleidoscopio. Con questi obiettivi la cooperativa sociale di Trento ha acquistato recentemente gli immobili della cooperativa di San Patrignano, utilizzati fino al 2014 come sede periferica della comunità di recupero per ragazzi in difficoltà fondata da Vincenzo Muccioli. Kaleidoscopio ha presentato alla stampa il progetto di valorizzazione della struttura, che prevede uno sviluppo a 360°, dalla residenzialità per anziani, a percorsi formativi per i giovani e spazi dedicati alla ricerca e sviluppo, una sorta di “hub” per imprese sociali innovative.
La prima parte del progetto di recupero con finalità sociali riguarderà l’edificio centrale della struttura, dove verrà allestito un servizio di ospitalità assistita, a carattere prioritariamente temporaneo e rivolto a persone anziane con medi livelli di compromissione funzionale. Lo storico edificio centrale affacciato su un balcone naturale che domina il lago di Caldonazzo dopo gli interventi di riconversione degli spazi e ristrutturazione potrà ospitare fino a 60 persone. Per il recupero dell’edificio saranno investiti circa 3 milioni di euro, con l’obiettivo di ospitare le prime persone più o meno tra un anno.
La seconda parte del progetto di Kaleidoscopio è rivolta invece alla formazione e all'educazione, nella convinzione che ridurre la povertà educativa significa promuovere il benessere delle persone e sostenere lo sviluppo sociale ed economico delle comunità. A San Vito verranno organizzate una serie di proposte formative: tirocini e stage formativi, summer school e pratiche di lavoro sociale realizzate con la pet-therapy, ambito in cui continuerà l’attività la cooperativa LAVforLIFE.
Ci sarà spazio anche per la ricerca e lo sviluppo e per progetti innovativi di imprenditoria sociale e cooperativa: negli edifici secondari verranno allestite strutture dove poter sviluppare competenze sulla progettazione, costruzione e manutenzione di ausili, imparare il funzionamento e l'installazione dei dispositivi domotici a supporto delle attività di cura, utilizzare dispositivi e app che favoriscano la promozione della salute tra le persone e nelle comunità.
L'intreccio delle attività di cura, formative, di ricerca potrà favorire secondo Kaleidoscopio la nascita di nuove realtà di impresa in ambito sociale che potranno trovare in San Vito il loro luogo incubatore. “Kaleidoscopio - ha dichiarato il presidente Michele Odorizzi - mette in gioco le proprie competenze, esperienze, risorse di persone ed economiche, nella convinzione che la collaborazione con altri attori della comunità sia decisivo, così come lo sono la condivisione e la partnership con la pubblica amministrazione nelle sue articolazioni locali e provinciali”.
Il Comune di Pergine ha accolto con favore la prospettiva di ri-vocazione del sito di San Patrignano. Indicato come uno dei "buchi urbanistici" presenti sul proprio territorio, l'acquisto da parte di Kaleidoscopio ne eviterà il degrado e, soprattutto, ne consentirà una finalizzazione utile al sostegno delle persone e della comunità perginese in senso ampio. “Il progetto – ha dichiarato il sindaco Roberto Oss Emer - ha obiettivi rilevanti per la popolazione anziana di Pergine e dell'Alta Valsugana e non di meno si offre come opportunità per i giovani. L'auspicio ulteriore è che possano esserci ricadute occupazionali positive e che la comunità di San Vito si coinvolga nella qualificazione delle attività: certamente l'amministrazione cercherà di favorire l'incontro, la conoscenza e la collaborazione”.
Confermato il supporto della Provincia, anche con un futuro sostegno in termini economici. “Quello di Kaleidoscopio è un progetto serio – ha dichiarato l’assessore Luca Zeni – che si inserisce perfettamente in una programmazione provinciale ben definita, attenta alla coesione sociale e ai cambiamenti demografici. Il complesso di San Vito potrà rappresentare un polo di riferimento non solo per la Valsugana ma per tutta la nostra Provincia, un progetto di inclusione sociale capace di diventare motore di sviluppo economico e di promuovere opportunità lavorative”.
Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento
Immagini: Ufficio stampa e comunicazione Federazione Trentina della Cooperazione