In Trentino è nato un nuovo quotidiano. Un contributo al dibattito pubblico
Fu allora che abbiamo cominciato ad immaginare – inizialmente da soli, poi insieme a Confindustria Trento e in seguito con le organizzazioni imprenditoriali locali (unica eccezione Confcommercio) – a coprire quel vuoto lasciato nel mondo dell’informazione. Un vuoto che non ha fatto venir meno l’offerta informativa, dal momento che l’Adige, di proprietà della società altoatesina Athesia, e il Corriere del Trentino, dorso del Corriere della Sera, sono rimasti saldamente nelle edicole. Anzi, a questi si è aggiunto di recente anche il rinato “Nuovo Trentino”, sempre edito da Athesia.
Piuttosto è venuta a mancare la possibilità di dialogo a più voci, quel pluralismo che solo la concorrenza tra più canali informativi – e diversi editori – riesce a garantire.
Il nuovo giornale non nasce quindi “contro” qualcosa o qualcuno, ma “per” la comunità. Il nuovo quotidiano vuole essere espressione effettiva della società trentina: per contribuire al dibattito pubblico, mettere a confronto idee e opinioni con obiettività, chiarezza e trasparenza, concorrere alla costruzione di una cittadinanza consapevole e informata.
La nostra è soprattutto una proposta culturale, in linea con i valori della solidarietà e della partecipazione propri della cooperazione. Autonomia, imprenditorialità, innovazione, comunità e futuro le linee guida del progetto editoriale
La forma societaria più coerente per realizzare questo progetto è risultata essere la Fondazione di partecipazione, denominata Synthesis ets, ente non profit, a cui è affidato il controllo della società editoriale che è stata costituita per pubblicare la nuova testata. Una srl unipersonale interamente detenuta dalla Fondazione esercita quindi l’attività editoriale.
Attualmente la Fondazione Synthesis ha come soci fondatori la Federazione, Confindustria Trento, Associazione Artigiani, Albergatori, Confesercenti e Ance. Una compagine sociale che si allarga costantemente. Finora hanno aderito anche le tre principali organizzazioni sindacali agricole, molti industriali ed enti cooperativi, tra cui Apot, Sft, Risto 3, Cla, Multiservizi, Casse Rurali, ed altre si stanno aggiungendo.
La Fondazione avrà anche l’obiettivo di promuovere progetti sul territorio, occasioni di formazione e di informazione, iniziative e appuntamenti rivolti alla popolazione, con particolare riguardo ai giovani e al mondo delle scuole. Il primo progetto è proprio il quotidiano.
La volontà dei Fondatori non è quella di creare una voce per le associazioni di categoria, bensì uno strumento per favorire la libera discussione sulle questioni fondamentali per il futuro del Trentino, a cominciare dal tema cruciale della nostra Autonomia.
Se l’obiettivo sarà raggiunto giudicheranno ora i lettori e le lettrici. Buona lettura!
Il presidente della Cooperazione Trentina, Roberto Simoni