"Io Abito" sviluppa l’autonomia delle persone disabili
Positivo il bilancio del primo weekend nell’appartamento di viale Trento che ospita il progetto: le ragazze, affiancate da operatori e volontari, hanno avuto modo di condividere il tempo insieme cucinando, giocando e divertendosi. Un’esperienza importante in previsione di un futuro in cui la famiglia di origine non sarà più presente.
È un bell’esempio di co-progettazione intercooperativa. Con l’ingresso del primo gruppo di utenti nell’appartamento situato nel complesso Intercity di viale Trento a Rovereto è ufficialmente partito il progetto “Io Abito”. L’iniziativa è della cooperative sociali Amalia Guardini di Rovereto e Villa Maria di Calliano e può contare sul supporto dei Servizi sociali del Comune di Rovereto e della Comunità della Vallagarina. L’appartamento è stato messo a disposizione, in affitto, dall’Itea.
Il progetto si pone l’obiettivo di favorire la crescita personale e i processi di autonomia di un gruppo di ragazze e ragazzi con disabilità in previsione di un futuro in cui la famiglia di origine non sarà più presente.
I gruppi che prenderanno parte all'iniziativa - riferisce Anastasia Sandri di Villa Maria, che insieme ad Arianna Gallo di coop Guardini è la referente del progetto - "saranno diversi e variegati, formati non solo da persone che frequentano le nostre cooperative, sempre affiancati da operatori e da volontari che hanno ricevuto una idonea formazione". I gruppi, che per il momento sono tre e sono composti da quattro persone, soggiorneranno a rotazione nell’alloggio di “Io Abito” per periodi di 4 giorni, dal giovedì sera al lunedì mattina. I ragazzi saranno incoraggiati a trovare le loro risposte e le loro soluzioni ai problemi che si presenteranno nella quotidianità della vita in appartamento. Insieme decideranno le attività da svolgere e concorderanno la distribuzione dei compiti. Sarà un “allenamento” di autonomia e adultità.
Nelle scorse settimane il progetto è stato presentato alle famiglie degli utenti, che hanno espresso i loro suggerimenti e le loro aspettative. Contemporaneamente si sono tenuti degli incontri per i volontari. Per favorire l'inclusione nella realtà che accoglie il progetto si sono inoltre presi contatti con l'associazionismo e le attività commerciali, tra cui Coop Trentino, della zona di viale Trento.
È ampiamente positivo il bilancio del primo weekend del percorso di abitare accompagnato che ha occupato lo scorso fine settimana. “Le ragazze - commenta Anastasia - hanno fatto il loro primo ingresso in appartamento e hanno avuto modo di condividere parecchio tempo insieme cucinando, giocando e divertendosi in compagnia”.
Aggiunge un ringraziamento Arianna Gallo: “Vogliamo dire grazie a tutte le persone, i volontari, gli amici, i soci che ci hanno aiutato donandoci tempo e beni per arredare e sistemare il nostro appartamento. È anche per merito loro che questa esperienza si è concretizzata”.
Il progetto “Io Abito” è destinato a crescere. Già all’inizio del prossimo anno l’Itea metterà a disposizione dei percorsi di abitare accompagnato di coop Villa Maria e coop Guardini un secondo appartamento a Rovereto, in via Venezia.
Fonte: cooperativa Amalia Guardini