Le celle ipogee di Melinda protagoniste al Parlamento europeo
Alla presenza degli europarlamentari, on. Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, si è tenuta l’ufficiale audizione in cui è stato illustrato il progetto ipogeo, innovativo metodo di frigo-conservazione delle mele nelle grotte sotterranee delle Dolomiti.
L’innovativa tecnica di conservazione delle mele all’interno delle celle ipogee scavate nelle grotte della Miniera di Rio Maggiore è valsa a Melinda un intervento al Parlamento Europeo. Il sistema di stoccaggio della frutta nelle gallerie sotterranee ricavate nel cuore delle Dolomiti, oltre che per la sua unicità ed eccellenza, è stato presentato ieri sera a Bruxelles quale straordinario esempio di Sostenibilità messo in atto dalla frutticoltura cooperativa della Provincia Autonoma di Trento.
Le Celle Melinda costituiscono oggi il primo e unico impianto al mondo per la frigo-conservazione in ambiente ipogeo e in condizioni di atmosfera controllata, oggi composto da ben tre lotti per un totale di 34 celle a 300 metri di profondità, che consentono di stivare 30.000 tonnellate di mele, con un risparmio energetico di circa 1,9 GW/h rispetto alla conservazione epigea, corrispondente all’energia elettrica utilizzata da 2.000 persone in un anno.
''Con il progetto di Melinda, prima Dop italiana, la tradizione è diventata innovazione – ha dichiarato l’onorevole Paolo De Castro, deputato del parlamento Europeo -. Un modello di eccellenza che racchiude i valori fondamentali che vogliamo far primeggiare nella futura PAC: reddito equo per i produttori, risparmio del suolo e dell'energia e rispetto dell'ambiente per una politica agricola comune competitiva e sostenibile''.
“Ritengo che si tratti un progetto importante e innovativo – ha aggiunto Herbert Dorfmann -. Vorrei sottolineare che quando si parla di un prodotto di qualità ci si riferisce anche a un prodotto che deve essere sostenibile nel suo complesso, per quanto riguarda l'impatto sul territorio e le tecniche di conservazione. Solo in questo modo si può parlare di filiera sostenibile e di qualità”.
Le peculiarità del progetto, illustrate dal direttore generale del Consorzio Melinda Paolo Gerevini, hanno catturato l’attenzione dei presenti, particolarmente colpiti dall’intera struttura che si snoda in gallerie altamente efficienti nell’organizzazione e nella logistica.
“Siamo onorati che il Progetto Ipogeo sia considerato come caso di eccellenza in Europa dal punto di vista della Sostenibilità. Da sempre Melinda ha nel suo DNA l’attenzione all’ambiente, perché è proprio la natura l’elemento che rende le sue mele di qualità superiore – ha dichiarato il presidente del Consorzio Michele Odorizzi -. Si tratta di una convinzione radicata, che abbiamo fatto nostra in ogni fase di produzione, dal campo alle attività di selezione, e successiva conservazione”.
Fonte: Ufficio Stampa Melinda