Lupi e orsi, una minaccia per gli alpeggi
Sono in aumento in Trentino gli episodi di predazione di bovini e ovini da parte dei grandi carnivori. In un incontro promosso dalla Federazione Allevatori con le organizzazioni sindacali agricole e la delegazione dei parlamentari trentini, sollecitato l’intervento della politica locale e nazionale. Fezzi: “Chi viene colpito non sa come difendersi e potrebbe decidere di abbandonare la montagna”.
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Sono in aumento in Trentino gli episodi di predazione di bovini e ovini da parte di lupi e orsi. Cresce la preoccupazione e lo scoraggiamento nel mondo zootecnico. Da inizio anno, riferiscono alla Federazione Allevatori di Trento, sono stati vittime delle aggressioni dei grandi carnivori circa 35 mucche e cavalli e 130 pecore e capre.
Per fare fronte comune nei confronti della politica e sollecitare interventi, la Federazione Allevatori ha invitato ad un incontro i rappresentanti dei sindacati agricoli trentini e del Trentingrana Concast. L’invito è stato allargato alla delegazione dei parlamentari trentini, presente con le deputate Giulia Zanotelli e Stefania Segnana e con il sottosegretario Maurizio Fugatti. All’incontro sono intervenuti anche l’assessore Michele Dallapiccola e i consiglieri provinciali Mario Tonina, presidente della commissione ambiente, caccia e pesca, e Alessandro Savoi.
I termini del problema sono stati evidenziati dal presidente della Federazione Allevatori Mauro Fezzi. “Siamo consapevoli - ha detto Fezzi - che la minaccia dei grandi carnivori è destinata ad aggravarsi se non si interviene tempestivamente”. Si calcola che in Trentino siano presenti al momento sei branchi di lupi, distribuiti su un territorio esteso, mentre fino a tre anni fa erano concentrati sui Lessini. Considerato che ogni coppia di lupi procrea 4 - 5 cuccioli all’anno questa presenza si rafforzerà in futuro. Anche il numero degli orsi è in crescita.
Le razzie dei grandi carnivori, ha denunciato Fezzi, mettono in discussione la gestione degli alpeggi perché gli allevatori non sanno come difendersi. Tra chi viene colpito prende piede un sentimento di scoraggiamento che può portare alla decisione di abbandonare la montagna.
L’assessore Dallapiccola ha sottolineato l’importanza della legge varata dalla Provincia per la gestione dei grandi carnivori e rimarcato l’impegno a realizzare interventi di prevenzione (recinti, cani, opere di dissuasione), informazione e formazione degli allevatori.
Il sottosegretario Fugatti ha assicurato il suo sostegno alla legge provinciale, che arriverà a settembre sul tavolo del consiglio dei ministri. “Lavoreremo - ha dichiarato Fugatti - per fare in modo che il disegno di legge vada in porto e che la Commissione dei 12 approvi la norma di attuazione”.
In allegato, l'ordine del giorno sulla presenza dell'orso e del lupo sul territorio presentato dal consigliere Tonina e approvato dal Consiglio provinciale.