Paolo Catanzaro presidente della Famiglia Cooperativa Brenta Paganella
E’ stato eletto dall’assemblea dei soci. Raccoglie il testimone di Ivo Cornella che ha guidato per tre mandati la cooperativa di consumo.
“Da sempre lo spirito di servizio è una caratteristica del mio operare e del mio essere attivo all’interno della comunità. E, naturalmente, affronto con questo spirito il nuovo incarico al vertice della Famiglia Cooperativa Brenta Paganella”.
Le parole sono di Paolo Catanzaro, da alcuni giorni presidente della cooperativa di consumo con sede a San Lorenzo in Banale, tra le decane delle “Famiglie” trentine con i centoventisei anni che ne caratterizzano storia e attività dal 1893 quando venne fondata.
Palermitano di origine (“sono nato a Marineo, località a una trentina di chilometri da Palermo”) è trentino di adozione. “Sono giunto ad Andalo oltre cinquant’anni fa, nel 1968, per cominciare l’attività di segretario comunale e mi sono trovato molto bene – spiega. Mi sono inserito bene nella quotidianità della vita dell’Altipiano grazie alla mia attività professionale a cui hanno fatto seguito due mandati da primo cittadino della località di Andalo (dal 2005 al 2015) e l’attuale attività di albergatore. Ora mi attende questo nuovo impegno che affronto con serenità e determinazione”.
Paolo Catanzaro non è un nome nuovo per la Famiglia Cooperativa Brenta Paganella. “Ho alle spalle tre mandati nel consiglio di amministrazione – spiega – i primi quattro anni da consigliere, i secondi cinque da vicepresidente”.
Alla guida della “Famiglia” ha raccolto il testimone di Ivo Cornella “una eredità non facile perché, nei suoi nove anni alla presidenza e grazie alla collaborazione dei colleghi consiglieri e validamente supportato dalla struttura guidata dal direttore Nerio Donini, Ivo ha saputo dare i giusti indirizzi, orientati a una crescita continua e costante della cooperativa nei numeri e nel servizio”.
Il presidente Catanzaro porrà particolare attenzione all’ingrosso. “Esistono i margini per essere presenti maggiormente in questo segmento di mercato – spiega – Nelle zone dove siamo presenti nella quotidianità con i nostri punti vendita il potenziale non manca se consideriamo le tantissime realtà ricettive dell’altipiano. La ricettività nelle zone di pertinenza, in alberghi, residences e case vacanze, ammonta a più di 20 mila persone. Insomma, ci sono spazi di crescita che vanno considerati e sfruttati nel senso più nobile del termine”.