Provincia e Cooperazione, il nuovo “patto” per lo sviluppo del Trentino
Con il documento, sottoposto oggi alla firma dei rispettivi presidenti Maurizio Fugatti e Roberto Simoni durante l’assemblea di Federcoop, si rinnova e rafforza il “patto” che unisce i due soggetti a favore dello sviluppo del Trentino. Guardando in particolare ad un periodo come quello attuale segnato profondamente dall’instabilità e dall’incertezza generate dall’emergenza sanitaria, dalla crisi energetica e dalla vicina guerra in Ucraina.
“La Cooperazione rappresenta per il Trentino un importante volano di crescita economica, culturale, sociale e territoriale, nonché un partner essenziale delle istituzioni per lo sviluppo del nostro territorio” così Tonina. “La Provincia ormai da tempo riconosce la solidità del sistema cooperativo assieme alla sua valenza per il territorio, come confermato dagli accordi di collaborazione sottoscritti negli anni con la Federazione. Il nuovo Accordo permette di rinnovare e rafforzare lo sforzo condiviso in una fase di grande cambiamento. Per affrontare i bisogni emergenti delle popolazioni, le sfide connesse alla società e all’ambiente, sviluppare le linee d’azione delle politiche provinciali e contribuendo a rilanciare lo sviluppo del Trentino. Assieme, ne sono certo, con un gioco di squadra sempre più forte, possiamo centrare risultati che da soli sono impensabili. Per il benessere della nostra comunità, ora e soprattutto nel prossimo futuro”.
Attraverso l’intesa Provincia e Federcoop condividono un percorso di collaborazione finalizzato a numerosi obiettivi, dalla crescita del territorio trentino alla valorizzazione del modello cooperativo, includendo alcune risposte alle criticità attuali: sul tema dell’energia, della manodopera qualificata, anche nel settore sanitario e socio-sanitario, della coesione sociale e considerando inoltre le azioni per affrontare le particolari difficoltà affrontate dal settore agricolo e zootecnico trentino.
Ecco nel dettaglio gli obiettivi per lo sviluppo del Trentino:
- riconoscere e valorizzare le specificità del modello cooperativo, in attuazione dell’articolo 45 della Costituzione Italiana e delle peculiari competenze che lo Statuto d’autonomia attribuisce a Regione e Provincia in questo ambito;
- creare le condizioni affinché i servizi a favore della popolazione vengano assicurati su tutto il territorio, in particolare nelle aree più decentrate;
- attivare intese internazionali che permettano di coniugare sviluppo dei Paesi destinatari con opportunità per le aziende del nostro territorio;
- affrontare le criticità connesse alla difficoltà di reperimento di manodopera in diversi ambiti e settori;
- dare attuazione ai principi costituzionali di sussidiarietà orizzontale e di riconoscimento della cooperazione;
- praticare forme nuove di collaborazione tra pubblico e privato, privilegiando – laddove possibile – strumenti di partenariato, di co-programmazione e di co-progettazione;
- portare a compimento il percorso di revisione ed aggiornamento delle disposizioni sul “Sistema provinciale per la politica attiva del lavoro e la realizzazione di interventi e servizi di pubblica utilità (Progettone)”;
- garantire una particolare attenzione nei confronti della popolazione anziana, del mondo della disabilità – nelle sue molteplici forme – e dei bambini/e, in particolare nella fascia 0-3 anni;
- valorizzare la qualità all’interno delle procedure di aggiudicazione dei servizi, in particolare ad alta intensità di manodopera, attraverso l’introduzione di criteri che favoriscano una puntuale e diversificata valutazione delle offerte presentate in sede di gara e di adeguati strumenti di controllo in sede di esecuzione;
- rafforzare l’apporto del Tavolo Appalti alla costante manutenzione dell’impianto normativo legato a questo settore, in particolare in questa particolare contingenza economica, prevedendo strumenti di adeguamento tempestivo degli importi posti a base di gara in funzione delle variazioni dei costi delle materie prime e, per i servizi, dei rinnovi contrattuali sottoscritti in sede nazionale e locale;
- considerare le peculiarità del settore agricolo trentino, individuando strumenti che favoriscano misure di accesso al credito per sostenere le difficoltà collegate all’incremento dei costi energetici e delle materie prime, in particolare per la zootecnia, che sostengano la diffusione delle fonti rinnovabili presso le aziende, che incentivino l’implementazione di strumenti di protezione ambientale.
Fonte: Provincia Autonoma di Trento