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Soci del Comifo in assemblea

L'Assemblea si è tenuta alla Cantina di LaVis, con una partecipazione molto numerosa da parte degli oltre duecento consorzi soci della Federazione.

Una assemblea particolarmente partecipata, e vissuta come un importante momento dell'anno da parte dei Consorzi, che hanno affrontato un biennio complicato dagli effetti ormai estremamente rilevanti sia delle vicende geopolitiche internazionali, che del cambiamento climatico.

La prima parte della assemblea è stata dedicata alla lettura ed approvazione dei bilanci: bilancio consuntivo 2023 da parte del dott. Stefano Zanghellini e bilancio preventivo 2024 da parte del direttore Lorenzo Cattani, entrambi approvati all'unanimità, soddisfacenti e caratterizzati da solidità patrimoniale e salute economica, con risultati sostanzialmente stabili.

A seguire il Presidente Capra ha letto la propria relazione (disponibile nella cartella linkata)

Innanzitutto il Presidente ha svolto una serie di considerazioni che hanno sottolineato le criticità sia economiche che ambientali connesse con il cambiamento climatico ed ha rinnovato le richieste di attenzione da parte delle istituzioni con riferimento alle risorse necessarie da mobilitare per far fronte alle necessità, anche con strumenti innovativi e coinvolgendo partner privati. Se da un lato l'agricoltura di precisione potrà dare una mano sul fronte del risparmio idrico, l'estremizzazione degli eventi precitosi e siccitosi richiede infatti interventi dispendiosi in sistemi di accumulo e di difesa attiva del territorio, che vanno progettati e finanziati in modo tempestivo.

Un altro tema centrale dell'intervento è stato il ruolo crescente della Federazione all'interno del sistema agricolo provinciale e nazionale, grazie alla propria capacità di fare sintesi delle esigenze dei singoli Consorzi e di mettere a disposizione professionalità e di indicare soluzioni ai problemi e alle opportunità che via via si presentano, anche e soprattutto con un orizzonte più ampio di quello del singolo consorzio. Un ruolo quindi essenziale, anche per le relazioni con gli altri attori del sistema agricolo provinciale e nazionale, e che inevitabilmente porta a delle considerazioni sulla adeguatezza della governance attuale del sistema trentino di fronte alle sfide dei prossimi anni, che richiederanno sempre più interventi di sistema e non semplicemente locali.

Dopo un breve dibattito, che ha visto tra gli altri un intervento dell'ing. Pocher della Agenzia Provinciale per le risorse idriche e l'energia (APRIE) in merito alle future linee guida sul DMV, ed un accalorato appello da parte del Presidente Romano Sadler del consorzio di Centa S.Nicolò, per richiedere l'aiuto della Provincia a fronteggiare l'emergenza climatica e idrogeologica, ha preso la parola l’assessore all’agricoltura e all'ambiente Giulia Zanotelli.

L'assessore ha sottolineato che per il Trentino le opportunità di finanziamento nazionale del PNISSI (Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico) potrebbero essere quelle più rilevanti e significative, anche per il loro impatto su territori più ampi di quelli dei singoli consorzi.

Nel PNISSI rientrano inoltre anche interventi idrogeologici e potranno dare sostegno anche alle esigenze come quella sollevata dal presidente Sadler del CMF di Centa.

Ha inoltre confermato la disponibilità a ragionare sui fondi di rotazione a sostegno della progettazione proposti dal Presidente Capra, vista la necessità di avere progetti in stato avanzato per poter accedere ai fondi nazionali, così come ad approfondire il tema degli interventi sui sistemi di difesa attiva.

L'Assessore ha inoltre annunciato l'impegno a coprire tutte le domande di finanziamento arrivate sul bando sulla legge 4/2003, ed ha annunciato che si apriranno anche dei nuovi bandi per la viabilità.

A domanda specifica su quali sono le prospettive per chi ha avuto esito negativo dai bandi PNRR, l'Assessore ha riferito che l'obiettivo è quello di utilizzare il PNISSI, e quindi le risorse nazionali, per sostituire le risorse che non erano state mobilitate in quella sede, visti gli importi in gioco, non compatibili con il bilancio provinciale.

In chiusura di Assemblea, gli interventi di Barbacovi, Callovi e Coller delle associazioni di categoria, hanno voluto sottolineare come sarà sicuramente necessario trovare nuove forme di sintesi e governo tra i Consorzi che presidiano i territori, che sono un inestimabile valore per il territorio, ma che dovranno trovare modo di fare sistema per poter affrontare le sfide del futuro.

Per ultimo, il saluto del direttore della FEM Mario Del Grosso Destrieri, è stata l'occasione di sottolineare la bontà anche in termini di collaborazione con le istituzioni scientifiche e della ricerca da parte della Federazione e dei Consorzi, essenziale per il rinnovamento e l'aggiornamento del sistema agricolo.

Autore: Comifo
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