Suprace: lo sport accessibile di Archè diventa festa
Una giornata all'insegna dello sport per tutti, ma anche del divertimento e dello stare insieme, organizzata dalla cooperativa Archè
Sono venuti da tutto il Trentino, e persino da fuori regione, i partecipanti alla quarta edizione della Suprace, l’evento ludico sportivo organizzato dalla cooperativa sociale Archè domenica 26 agosto sul lago di Caldonazzo. Una giornata di sport e divertimento sull’acqua attraverso la pratica del supsurfing, sport di tavola che sta avendo un sempre crescente successo in tutto il mondo, pensata con una formula inclusiva che prevede diverse gare dedicate a tutti, dai bambini e neofiti ai più esperti, alle persone con disabilità cognitiva.
L’evento, a cui ha partecipato un centinaio di persone, ha una natura particolare perché, come ogni anno, conclude i percorsi di avvicinamento a questa disciplina dedicati a persone con disabilità cognitiva e a minori, che riscoprono il loro equilibrio e confidenza in acqua e in contesti di gruppo socializzanti e attraverso una disciplina sportiva facile, sicura e divertente.
Tra gare e divertimento
Momento centrale è stata la gara del SupAbility, dedicata alle persone con disabilità cognitiva, che rispecchia l’omonima metodologia che Arché ha elaborato nel corso di cinque anni di attività e che utilizza il sup surf come strumento di relazione e inclusione. Le gare per i bambini hanno preso avvio subito dopo con il SupJunior.
Dopo le gare, che hanno coinvolto una trentina di concorrenti, il momento del pranzo e delle premiazioni. Il primo classificato si è aggiudicato una giornata in barca a vela sul cabinato accessibile di 12 metri Archè ormeggiato a Riva del Garda.
Nel pomeriggio, la cooperativa ha messo a disposizione i suoi istruttori per chiunque fosse curioso di provare questo sport.
Non solo sup
Quest’anno l’evento ha segnato anche la conclusione del progetto “Life in Balance”, nato dalla collaborazione della cooperativa sociale Villa Maria e del Servizio Macramè con l’associazione NuoveRotte, con il supporto di Fondazione Caritro. Il progetto ha visto ragazzi provenienti da una decina di realtà diverse fare un corso di sup e skate per arrivare pronti alla Suprace.
L’obiettivo, della manifestazione così come del progetto, è stato costruire attorno alla disciplina sportiva un movimento eterogeneo di persone che possano praticarla e viverla in un contesto acquatico naturale e in totale sicurezza, rendendo la partecipazione di fatto accessibile a tutti.
La giornata è stata possibile grazie anche al sostegno di B.I.M. Brenta Bacini idrici Montani, Cassa Rurale Alta Valsugana e Safe Sup International.
Fonte: Archè