19 maggio 2022
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Trentingrana-Concast: l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio

La sala congressi della Federazione Provinciale Allevatori ha ospitato, stamani, l’assemblea dei soci di Trentingrana-Concast, il Consorzio dei Caseifici Sociali Trentini. Bilancio 2021 di moderata soddisfazione (valore della produzione di quasi 60 milioni di euro) anche se, all’orizzonte, non sembrano attenuarsi le gravi difficoltà legate all’aumento dei costi di energia e materie prime.

Da sinistra Federico Barbi direttore commerciale e Stefano Albasini presidente Trentingrana Concast

Si respirava preoccupazione, stamani, all’assemblea dei soci di Trentingrana Concast, ospitata alla Sala congressi della Federazione Provinciale Allevatori in via delle Bettine a Trento.

Preoccupazione legata agli scenari del momento presente per un settore che deve confrontarsi, nella quotidianità, con l’aumento dei costi di energia e di materie prime; questo interessa più che mai il mondo lattiero caseario, comparto particolarmente fragile sul panorama economico trentino.

La relazione di Albasini

L’appuntamento di oggi ha segnato la prima assemblea da presidente di Trentingrana-Concast per Stefano Albasini, nominato alla guida del consorzio con sede in via Bregenz a Spini di Gardolo nell’estate 2021. La sua relazione, sintetica ed esaustiva, ha affrontato i molti temi di assoluta attualità che interessano il settore.

“Dallo scorso ottobre si è avuta una drammatica impennata dei costi, e si è andato così a consolidare un trend che in realtà era già in atto da diversi mesi – ha osservato Albasini - Ciò ha riguardato in primis le aziende a monte della filiera, con un aumento importante dei costi dei mangimi, e poi la struttura consortile, per via degli incrementi nei costi dell’energia e degli imballaggi. Una congiuntura di simile difficoltà non si vedeva dal secondo dopoguerra – prosegue – e c’è davvero il rischio che i comparti zootecnico e lattiero caseario siano compromessi, con notevoli conseguenze su tutto il territorio trentino e la sua immagine. Se non si interverrà in maniera importante, questa situazione di accrescimento dei costi porterà a risvolti drammatici con la chiusura e il ridimensionamento di molte aziende zootecniche, cosa che sta già accadendo, invero, da diversi mesi.”

Nonostante ciò, si conferma il programma di investimenti: in particolare la realizzazione di un Centro unico di confezionamento; un nuovo depuratore, che potrà essere eventualmente integrato con un biodigestore a servizio delle strutture consortili, per garantire un miglior trattamento delle acque reflue; nuovi magazzini di stagionatura. A tal proposito, da ricordare che è partita poco più di un mese fa la sperimentazione della stagionatura ipogea nelle cave della Miniera San Romedio.

Albasini si è soffermato anche sul delicato tema della qualità delle produzioni, che va garantita a 360 gradi: “oggi proporre un prodotto caratterizzato dalle migliori qualità organolettiche ed estetiche è essenziale, vitale, per poter stare sul mercato assicurando un’equa remunerazione ai nostri allevatori”. 

Meritevole di una sottolineatura anche la sinergia con altre realtà del territorio, finalizzata alla razionalizzazione e ottimizzazione del comparto. “Come primo passo – ha detto Albasini - si sta realizzando un laboratorio di analisi unico con la Federazione Provinciale Allevatori che verrà inaugurato nei prossimi mesi”.

I dati

Il valore della produzione registrato nel 2021 da Trentingrana Concast (che conta uno staff di 75 collaboratrici e collaboratori) è stato di 59,7 milioni di euro.

I Caseifici associati sono 17 e, a loro volta, rappresentano il riferimento di 661 allevatori che, nel 2021, hanno conferito 125mila530 tonnellate di latte.

Il conferimento 2021 di formaggio Trentingrana ha raggiunto 103.272 forme, con un aumento dello 0,6% rispetto all’annata precedente. Se si confronta il conferimento 2021 con quello di cinque anni fa (2016), di 93.030 forme, e dieci anni fa (2011), di 91.939 forme, si evidenzia un aumento del conferimento in un lustro del 10%. “Sul piano commerciale, nel corso degli ultimi anni – è stato evidenziato – si è assistito a un calo delle vendite in forme intere a favore delle referenze confezionate. Andamento riscontrabile anche nelle vendite della Linea Formaggi Tradizionali”.

Proprio la Linea Tradizionali ha fatto registrare nel 2021 un inizio d’anno faticoso, dovuto alla grande mancanza dei flussi turistici invernali, ma è riuscita a chiudere con un bilancio in linea rispetto al 2020 grazie alla ripresa estiva.

Anche per quanto riguarda il Burro, la cui produzione si è attestata a 1.609 tonnellate, dopo una partenza con prezzi molto bassi e una domanda particolarmente lenta, con il periodo estivo c’è stata una ripresa dei consumi e dei prezzi. 

Nel reparto Sierificio infine, che fin dagli anni ‘90 garantisce la valorizzazione per il sottoprodotto derivante dalla lavorazione dei formaggi nei caseifici associati, sono state prodotte 7.116 tonnellate di siero in polvere, il quale trova oggi uno sbocco interessante anche nel mercato dell’alimentazione umana, oltre che in quello tradizionale dell’alimentazione zootecnica.

Gli interventi

L’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli - intervenuta in videoconferenza - ha confermato la vicinanza dell’ente provinciale al settore per supportare la progettualità del mondo agricolo trentino. La più recente iniziativa riguarda lo stanziamento di 4 milioni di euro che sarà discusso in Consiglio provinciale a giugno, come emendamento al disegno di legge presentato da Achille Spinelli in tema di Pnrr.

Il presidente del Consiglio Provinciale, Walter Kaswalder, ha esortato ad unire le forze per dare una risposta cooperativa, mentre il direttore generale della Federazione Trentina della Cooperazione, Alessandro Ceschi, ha richiamato il tono costruttivo e l’atteggiamento costruttivo dei contributi, “segno importante di vitalità. Se l’obiettivo è unitario - ha proseguito Ceschi - il territorio trentino ha una serie di partner che possono essere messi in gioco, primo tra tutti la Trentino Marketing, che già lavora con molti settori della cooperazione”.

“La Provincia non lascia solo il settore zootecnico – ha ribadito il vicepresidente della Giunta provinciale Mario Tonina - Abbiamo dato risposte rapide con l’aiuto straordinario di cui ha parlato l’assessora Zanotelli, e altre iniziative a sostegno del settore sono in corso, come le risorse dedicate dalla Provincia per alimentare il Fondo Ist Latte, sviluppato in collaborazione con Codipra. Gli aiuti non sono regali – ha chiosato – perché la ricaduta sarà sull’intera economia provinciale”.

Autore: redazione