10 ottobre 2019
Condividi il link su:

Infiltrazione mafiose nelle coop? Solidarietà della Federazione a Mezzacorona e Sant'Orsola, che dichiarano la totale estraneità ai fatti

Fiducia e solidarietà della Federazione nei confronti delle cooperative coinvolte nell'inchiesta. Mattarei: "Abbiamo appreso la notizia con sorpresa, in quanto non emergono fatti o nomi di persone collegati al movimento cooperativo". Gravi danni di reputazione.

Le dichiarazioni dei presidenti di Sant'Orsola e Mezzacorona

Fiducia e solidarietà della Federazione nei confronti delle cooperative coinvolte nell'inchiesta. Mattarei: "Abbiamo appreso la notizia con sorpresa, in quanto non emergono fatti o nomi di persone collegati al movimento cooperativo". Gravi danni di reputazione.Le dichiarazioni dei presidenti di Sant'Orsola e Mezzacorona

La Federazione Trentina della cooperazione è accanto alle proprie cooperative associate, cantine Mezzacorona e Sant’Orsola, al centro di una inchiesta della Procura distrettuale antimafia in merito a possibili infiltrazioni mafiose.

La Federazione, anche attraverso la propria attività di vigilanza e controllo sulle cooperative, può testimoniare la serietà e il rigore nella gestione delle suddette cooperative, degli amministratori e dei manager.

In un comunicato stampa congiunto della Procura distrettuale antimafia presso il Tribunale di Trento e del Comando della Guardia di Finanza di Trento diffuso nella giornata di mercoledì 9 ottobre, si apprende che la Guardia di Finanza "ha effettuato numerose perquisizioni presso la sede di società del Trentino e della Sicilia, considerate tra le principali cooperative agricole italiane che operano nel settore della produzione e commercializzazione dei vini e dei piccoli frutti".

"Le ragioni di questa operazione - prosegue il comunicato - sono fondate su gravi indizi che hanno denotato una infiltrazione di cosa nostra, effettuata attraverso il riciclaggio di beni, terreni e fornitura di merce da parte della criminalità organizzata di stampo mafioso siciliana. La procura e la Guardia di Finanza stanno compiendo indagini per accertare i responsabili del riciclaggio, il loro coinvolgimento eventuale in associazioni per delinquere di stampo mafioso, a tutela degli imprenditori trentini virtuosi che, inconsapevoli dell'infiltrazione predetta, operano nell'ambito della produzione di vino e di piccoli frutti".

La dichiarazione della presidente Marina Mattarei

"Abbiamo appreso la notizia delle perquisizioni annunciata attraverso un comunicato stampa - afferma la presidente Marina Mattarei - con molta sorpresa, in quanto non emergono fatti precisi o nomi di persone collegate al movimento cooperativo trentino coinvolti nell’inchiesta.

Fiduciosi nell’operato della magistratura nell’accertamento dei fatti a tutela dei soci e amministratori delle società coinvolte, raccomandiamo la massima prudenza nel diffondere, ad ogni livello, notizie che possono apparire allarmistiche e molto dannose per la reputazione e la credibilità di queste cooperative nei confronti di tutti gli stakeholder: soci, clienti, dipendenti, fornitori, sistema bancario".

La Federazione tutelerà la serietà del movimento cooperativo dove sarà necessario, affinché in alcun modo venga messa in discussione la fiducia dei soci, la trasparenza e la correttezza delle azioni da parte degli amministratori e dei dirigenti".

Le dichiarazioni dei presidenti delle cooperative Sant'Orsola e Mezzacorona

Sant'Orsola Sca, Villaggio dei Piccoli Frutti.

In giornata sono apparse notizie anche sui media regionali circa iniziative della Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Trento tese a scoprire eventuali attività riconducibili a strutture associative di stampo mafioso in Trentino, con particolare attenzione a cooperative agricole nel settore della produzione e commercializzazione dei vini e dei piccoli frutti. Tali iniziative della detta Procura hanno riguardato anche la Sca Sant'Orsola dove, nel corso della mattinata, addetti del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Trento hanno compiuto delle verifiche nulla trovando e/o sequestrando.

La Sca Sant'Orsola dichiara qui di essere del tutto estranea alle attività al centro delle attenzioni investigative in corso.

Le citate Procura e Guardia di Finanza stanno compiendo indagini per accertare eventuali responsabilità, come si legge in un comunicato stampa emesso dai due organi dello Stato in data odierna, <a tutela degli imprenditori trentini virtuosi che, inconsapevoli dell’infiltrazione predetta, operano nell’ambito della produzione di vino e di piccoli frutti>.

La Sca Sant'Orsola coglie l'occasione per ringraziare gli organi dello Stato all'opera ritenendo le iniziative in corso di importanza vitale per le attività produttive e per il tessuto socio economico virtuoso del Trentino e nazionale.

Il Presidente della Sca Sant'Orsola - Silvio Bertoldi

Gruppo Mezzacorona

In merito alle notizie divulgate dai mezzi di informazione riguardo ad una indagine della Guardia di Finanza su un presunto coinvolgimento del Gruppo Mezzacorona in fatti illeciti e associazioni mafiose in Sicilia, il Gruppo Mezzacorona respinge con forza tali addebiti e precisa quanto segue:

-la totale estraneità del Gruppo Mezzacorona a collegamenti e attività mafiose in Sicilia;

-il Gruppo Mezzacorona ha sempre agito correttamente e seriamente nel proprio impegno imprenditoriale a tutela dei propri soci, azionisti e collaboratori;

-il Gruppo ha ricevuto unicamente una richiesta da parte della Guardia di Finanza di documentazione rispetto alle proprie attività in Sicilia;

-nessuna persona del Gruppo Mezzacorona risulta indagata;

-l'azienda ha dato la massima disponibilità e la totale collaborazione all'indagine conoscitiva, riponendo piena fiducia nell'operato dell'autorità giudiziaria.

Qualsiasi altra illazione o speculazione è assolutamente falsa e il Gruppo Mezzacorona diffida chiunque a pubblicare o divulgare notizie non corrispondenti al vero, con la più ampia riserva di tutela della propria immagine e reputazione nelle sedi giudiziarie competenti.

Il presidente del Gruppo Mezzacorona - Luca Rigotti

Autore: Redazione