L’attenzione sul tema è massima, richiesti alla Pat nuovi stanziamenti per adeguare i costi del lavoro. La Federazione trentina si dice stupita per le dichiarazioni attribuite ai tre segretari confederali di Cgil Cisl e Uil, secondo cui l’ente di via Segantini sarebbe “in silenzio”, unitamente alla Pat, in tema di adeguamento degli stipendi delle cooperative sociali.
Roberto Simoni: abbiamo presentato le nostre richieste in un incontro con il presidente Fugatti e gli assessori Segnana e Tonina l’8 giugno scorso, rappresentando la necessità di adeguare i criteri del costo di lavoro negli appalti e accreditamenti, per far fronte all’imminente rinnovo contrattuale nazionale che prevede aumenti di costo stimati fino al 10%.
Abbiamo concordato con la Provincia autonoma lo stanziamento di 2,5 milioni già in Finanziaria di quest’anno a titolo di anticipo, su un bisogno stimato di risorse aggiuntive di 3,9 milioni l’anno. Questi sono fatti, non parole. “Dobbiamo lavorare insieme per garantire un futuro al sistema di welfare pubblico-privato sociale”.