Ceis in assemblea: grazie al ristorno si dimezza la bolletta
Dino Vaia confermato presidente: «Dopo il 2022, annus horribilis per la siccità, il 2023 è partito ancora peggio. Speriamo naturalmente in un’inversione di tendenza nei prossimi mesi, ma come Consiglio di amministrazione siamo impegnati a trovare il modo di garantire comunque importanti benefici a soci e socie. In previsione anche la costituzione di una comunità energetica rinnovabile».
Nel 2022 la bolletta dei 4250 soci e socie del Consorzio Elettrico di Stenico, riuniti ieri sera in assemblea al Grand Hotel Terme di Ponte Arche, è stata sensibilmente inferiore a quella di chi si è rivolto al mercato libero o tutelato per l’acquisto dell’energia elettrica: 170 euro a MWh contro 310.
Il risultato è stato possibile grazie ad almeno due fattori. Anzitutto circa la metà del fabbisogno energetico dei soci (cioè 10,7 milioni di kWh su 22 milioni) è stata autoprodotta nelle centrali idroelettriche di Ponte Pià e di Cillà, oltre al 6-7% di fotovoltaico, obbligando il Consorzio a ricorrere al libero mercato soltanto per la restante quota. Un bel risparmio se si considera che gli aumenti medi dei costi dell’energia sul mercato nel 2022 sono stati anche 10 volte superiori agli anni precedenti.
Il secondo fattore che ha consentito di tenere bassi i prezzi è stato il ristorno, istituto previsto per le imprese cooperative che consente di ‘restituire’ ai soci una parte dei risultati in funzione del loro utilizzo dei servizi della cooperativa: 1,2 milioni di euro sui consumi 2021, ma con effetto sul 2022, che hanno garantito una bolletta inferiore del 45%.
Il bilancio approvato oggi permetterà ai soci di partire avvantaggiati anche per il 2023, con un ristorno di 6 centesimi per kWh consumato nel 2022, per un totale di oltre 1,3 milioni di euro, pari all’80% dell’avanzo di gestione della cooperativa. Tolto il ristorno, il bilancio 2022 si chiude con un utile netto di 634 mila euro.
Le prospettive
«Dopo il 2022, annus horribilis per la siccità, il 2023 è partito ancora peggio – ha detto il presidente Dino Vaia –. Speriamo naturalmente in un’inversione di tendenza nei prossimi mesi, ma come Consiglio di amministrazione siamo impegnati a trovare il modo di garantire comunque importanti benefici a soci e socie. Tra le iniziative in cantiere, anche la promozione di una comunità energetica rinnovabile (Cer) sul nostro territorio».
«Nel 2022 abbiamo registrato il record negativo di produzione di energia idroelettrica: erano almeno quarant’anni che non si presentava una situazione di questo tipo – ha aggiunto il direttore Gianluca Schiavi –. Se avessimo avuto a disposizione la stessa energia che produciamo mediamente non ci sarebbero stati aumenti. Considerando che anche il 2023 si prospetta come un anno molto siccitoso, dobbiamo lavorare per metterci al riparo dagli sbalzi di mercato, utilizzando tutte le risorse disponibili sul territorio, nel rispetto dell’ambiente e delle norme, e senza sfruttamento».
Presente all’assemblea il vicepresidente della Provincia autonoma Mario Tonina (pure socio Ceis), che nel suo intervento ha richiamato la legge provinciale che proroga le concessioni idroelettriche di piccole e medie dimensioni (fino a 3.000 kw), come noto impugnata dal Governo. Tonina ha comunque assicurato che il Trentino è riuscito ad ottenere la proroga delle concessioni (alcune scadute da molti anni) al 2024 per le più piccole fino a 220kw e al 2027 fino a 3000 kw. “Di buono c’è – ha riferito Tonina – che siamo riusciti a mantenere le forme di autoproduzione e autoconsumo, come è il caso del Ceis. Auspico comunque di chiudere la partita concessioni entro l’estate”.
Le elezioni
Dino Vaia è stato confermato presidente del Ceis, che ha rinnovato l’intero Consiglio di amministrazione proponendo una lista unica di candidati. Vaia ha ringraziato per il loro impegno tre consiglieri uscenti non ricandidabili per limiti di mandato: il vicepresidente Paolo Bronzini, il presidente del Comitato di controllo e gestione Franco Bronzini e il consigliere Mauro Albertini, sostituiti da Lorenzo Poli, Fabio Armanini, Michele Zambotti.
Il Consiglio di amministrazione eletto risulta dunque così composto: presidente Dino Vaia. Consiglieri: Fabio Armanini*, Fabio Berasi, Manuela Franceschi, Noris Parisi, Pierluigi Prati, Raffaella Rigotti, Mariano Sottovia, Manuel Zambanini, Michele Zambotti*. Comitato per il controllo di gestione: Livio Caldera, Miriam Farina e Lorenzo Poli*. (* nuovi)