Insetti, fiori, piante, animali. La metà delle specie autoctone vive sui prati creati dall'uomo, e se è vero che la biodiversità è alla base della vita e che senza di essa non c'è vita, è anche vero che essa è sempre più a rischio e la sua progressiva "erosione" rappresenta un'emergenza ancora più grave del cambiamento climatico. Sono alcuni dei concetti chiave emersi stamattina, durante il convegno "La biodiversità nell'agricoltura di montagna: un patrimonio da conoscere e da tutelare", ospitato presso la sede della Magnifica comunità di Fiemme a Cavalese e promosso dal Servizio provinciale Politiche di sviluppo rurale in una data significativa, ovvero la Giornata nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e la Giornata Mondiale delle Api.